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Il rinvaso bonsai può essere eseguito solamente su piante sane, che non mostrano alcun segno di sofferenza. Nel caso in cui la pianta presenti foglie ingiallite o parassiti è bene provvedere a risolvere questi problemi prima di rinvasare bonsai. Le stagioni per eseguire questa operazione sono la primavera o l'autunno, ovvero prima che l'albero cominci la fase di crescita o prima che vada a riposo. In ogni caso, è necessario considerare la specie a cui appartiene il bonsai per individuare il momento migliore. Inoltre, il rinvaso bonsai deve essere fatto mantenendo le radici della pianta in ombra, per evitare che il sole le possa seccare. Infatti, viene spesso consigliato di inumidire leggermente la parte radicale durante lo svolgimento della procedura di rinvaso bonsai per ridurre al minimo lo stress per la pianta.
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Dopo avere capito quando rinvasare bonsai ed avere predisposto gli attrezzi necessari, si procede con lo svaso della pianta, tenendola saldamente per il tronco a prestando attenzione a non danneggiare radici e foglie. A questo punto, bisogna iniziare a districare le radici con il bastoncino di bambù e, se necessario, ridurre la parte radicale con le apposite forbici. Nel frattempo, bisogna inserire la rete metallica sopra i fori di scolo del nuovo vaso e fissarla ad essi tramite il filo di rame. Procedere quindi ad inserire parte del terriccio, composto da Akadama e ghiaia fine. Porvi al di sopra la pianta e distribuire le radici in modo omogeneo. Quindi, ricoprire con il terriccio rimanente. Dopo il rinvaso bonsai, la pianta dovrà rimanere al riparo dal vento e dal sole per almeno 15 giorni, periodo in cui il bonsai potrebbe essere più sensibile alle intemperie proprio a causa del rinvaso stesso.
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