Chiodi e Viti

Tra i materiali più usati per le costruzioni e le ristrutturazioni, i chiodi e le viti si trovano alla base dei fai da te e sono strumenti indispensabili per la realizzazione di molti oggetti di piccole o grandi dimensioni. Il loro uso prevede l’unione di due materiali e sono facilmente usabili da chiunque, anche dagli inesperti. Il particolare tipo di chiodi e viti determina la resistenza e la solidità di una struttura e sono di diversa tipologia in base al tipo di lavoro da fare. C’è anche chi li preferisce ai normali collanti in quanto non si deformano in base a variazioni di temperatura. Per entrambi, chiodi e viti, ci sono delle caratteristiche principali che bisogna tenere in considerazione che riguardano non solo il materiale ma anche la forma che li possono rendere adatti ad alcune superfici e ad altre no.

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Articoli su : Chiodi e Viti


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prosegui ... , ne esistono di svariati tipi: in ottone, in alluminio, per cemento, per mobili, a testa piatta, a testa bombata, senza testa e molti altri ancora.

Le più usate sono autoperforanti, con punta appuntita e usata per perforare lamiere o materiali plastici, che non hanno bisogno di un foro sul materiale applicato precedentemente. Le viti trilobate sono usate in alternativa a quelle cilindriche e consente di effettuare un filetto metrico durante il primo avvitamento. Vi sono poi altri tre tipi usati per lo più nell'assemblaggio di mobili o apparecchiatura, nell'industria, nell'ingegneria o nel semplice fai da te: a brugola, in plastica e le viti a ricircolo di sfere.

Le viti a brugola hanno una testa piatta bombata o cilindrica e hanno una cavità al vertice che serve per avvitarle e svitarle con le apposite chiavi a brugola. Si possono trovare in acciaio temperato, in titanio o in bronzo. Solitamente vengono utilizzate come congiunzione per mobili in legno come le librerie, gli scaffali e altri ancora. Le viti a brugola con testa cilindrica, nello specifico, vengono utilizzate anche nell’edilizia e nella meccanica o nell’ingegneria. Le viti in plastica sono altamente resistenti alle vibrazioni ma non resistono alle alte temperature, arrivando a sopportare al massimo 100° e quindi inutilizzabili per molte realizzazioni. Vengono prodotte principalmente usando il nylon e trovano largo uso perché il materiale di cui sono fatte è fortemente resistente alla corrosione.

Le viti a ricircolo di sfere vengono impiegate essenzialmente nelle macchine industriali di alta precisione –come torni, frese, stampatrici- e si possono trovare a ricircolo interno o esterno. Nel tipo interno le sfere ricircolano ad ogni giro e automaticamente vengono riportate al giro precedente grazie alla scanalatura oscillante che si trova all’interno della chiocciola. Nel tipo esterno invece le sfere vengono riportate indietro dopo diversi giri tramite un tubicino esterno situato affianco alla chiocciola.

I chiodi vengono invece usati per molteplici utilizzi. Dalla falegnameria alla carpenteria, dalla tappezzeria all’alpinismo. Sono di semplice e immediato fissaggio. I chiodi d’acciaio hanno la testa tonda e non si piegano ma si possono spezzare proprio a causa della loro durezza. Servono per lo più per appendere oggetti alle pareti o inchiodare fra loro legni molto duri. Le borchie hanno una testa molto grande e servono per fissare tessuti sui mobili o gli arredi in generale. I chiodi a testa persa hanno la testa conica e sono molto piccoli. Sono quelli utilizzati per i battiscopa e per altri lavori in cui non si vuole che vengano notati grazie al fatto che la loro testa si incassa nel legno. Le cambrette sono cavallotti con due punte e vanno usate quando si vogliono fissare reti e cavi a sostegni e telai.

Le semenze sono chiodini con testa larga per fissare tessuti, cuoio e altro materiale tenero. I ramponi sono con testa ad uncino e asimmetrici e servono per l’arrampicata su roccia oppure per inchiodare qualcosa alle pareti in muratura. Esistono anche tipi di chiodi usati in chirurgia, per esempio quando è necessario unire due ossi come nel caso di rotture di omero.

Usare i chiodi è comunque un’operazione molto semplice se il tipo che si è scelto è corretto per il loro utilizzo. Basterà appoggiare la punta alla superficie in modo leggermente obliquo e martellare fino al suo inserimento. In base alla grandezza del chiodo si potranno usare martelli di diverso tipo e mollette per reggere il chiodo nel caso in cui sia molto piccolo.

Questi sono solo alcuni tipi di chiodi e viti che si trovano in commercio. La scelta dell’uno o dell’altro dipenderà dal tipo di risultato e prodotto che si vuole ottenere.

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