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Le orchidee, in genere, si presentano come piantine di media altezza; normalmente non superano i 60 cm. Hanno delle foglie molto lunghe e robuste, poiché al loro interno viene immagazzinata l'acqua di cui la piantina ha bisogno per sopravvivere. I fiori possono essere raccolti in grappoli, oppure essere singoli. La loro forma in genere è molto simile, anche tra le diverse specie. Presentano infatti tre sepali superiori e tre petali inferiori. Il petalo centrale è detto labello ed ha una conformazione tale da attirare gli insetti impollinatori. Alcune varietà di orchidea presentano alla base degli pseudobulbi. Le radici sono sempre molto consistenti, ed emergono dal terreno. Le orchidee necessitano di un terriccio leggero, a cui devono essere mescolate sostanze come pezzi di corteccia o fibra di cocco e sughero. Il materiale migliore da usare è il bark, un composto di corteccia di abete rosso e abete di Douglas.
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Se si decide di acquistare per il proprio appartamento un'orchidea, si dovranno conoscere gli accorgimenti base che sono validi per la cura di ogni varietà di questa pianta. Le orchidee sono piante tropicali; quindi devono essere collocate in luoghi dove ricevono molto sole, anche se è meglio che non vengano colpite direttamente dai raggi. Inoltre, devono essere al riparo da forti sbalzi di temperatura, e da correnti improvvise di vento. Le orchidee vanno messe in vasi dove il terriccio consenta il passaggio dell'acqua; quando il terriccio si fa troppo duro, significa che non è più drenante, e quindi va sostituito. Le innaffiature delle orchidee devono infatti essere eseguite con molta parsimonia: queste piante hanno bisogno soprattutto di un ambiente molto umido, ma non di troppa acqua alle radici, che potrebbero marcire. Un'ottima pratica consiste nello spruzzarne le foglie ogni mattina con un po' d'acqua.Fonte: http://www.flowers-magzine.com/
Le orchidee, di solito, vengono tenute in appartamento, ma questo non vale per tutte le specie esistenti. Ve ne sono infatti molte che resistono bene anche al freddo, e possono essere tenute sul balcone, o in giardino. Le orchidee sono piante molto delicate, che possono essere attaccate da vari agenti patogeni. Se si nota che la pianta stenta a crescere, o che i fiori non sbocciano, si devono per prima cosa verificare le condizioni ambientali. L'orchidea potrebbe soffrire per carenza di luce, o per eccesso di acqua. Poi ci sono diversi parassiti che possono attaccarla. I più temuti sono la cocciniglia e gli afidi, che provocano un disseccamento delle foglie e la comparsa di macchie scure. Le foglie dell'orchidea possono essere danneggiate da funghi, che causano il marciume delle parti, e da virus e batteri. In ogni caso si deve ricorrere a prodotti specifici, oltre che al rinvaso della pianta.
Scegliere di adottare in casa un'orchidea significa anche avere una vastissima possibilità di scelta. In natura esistono migliaia di specie diverse, ma quelle che si possono trovare facilmente in commercio sono in numero più ridotto. In vendita infatti si trovano solitamente tre varietà di orchidea: le phalaenopsis, i dendrobium ed i cymbidium. Le orchidee phalaenopsis amano stare in appartamento poiché prediligono un ambiente caldo e umido; sono considerate le orchidee casalinghe per eccellenza e producono molti fiori sullo stesso ramo. Le orchidee dendrobium vengono dall'Australia e a loro volta amano gli ambienti chiusi, ma si deve avere cura di vaporizzarle con frequenza perché soffrono l'aria troppo secca. Le orchidee cymbidium invece si adattano bene anche all'esterno, purché le temperature non siano troppo rigide. Con concimature costanti sarà sempre garantita un'abbondante fioritura.
Una pianta di orchidee da tenere in casa ravviva l'ambiente come poche altre piante fiorite hanno il potere di fare. Inoltre, le orchidee durano molto a lungo anche come fiori recisi, quindi si prestano anche ad essere usate per fare un omaggio floreale. Quando si vuole tagliare un fiore dalla pianta che si possiede, o quando arriva il momento di potarla, bisogna sempre osservare alcuni accorgimenti basilari. Bisogna usare strumenti (forbici o cesoie) bene affilate e pulite. Il taglio che si effettua deve essere netto. Quando si vuole recidere un ramo con i fiori, bisognerebbe fare il taglio ad un paio di centimetri dal terreno. Quando si rimuovono le parti morte, invece, si deve tagliare a circa 20 cm dal terreno, sopra un nodo utile, in modo tale da eliminare solo le parti sciupate e ormai esauste.
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