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Il ciliegio è un albero che teme il freddo, i fiori infatti muoiono quando la temperatura scende sotto i -2 gradi, il clima ideale è quello temperato. La prima cosa da fare per effettuare la coltivazione del ciliegio e acquistare una o più piante da mettere in dimora in un terreno drenante, mescolato con sabbia e concime organico. Il momento ideale per fare questa operazione è in aprile. Se le piante sono troppo piccole, ci vorranno anni prima di vedere i primi frutti. Nel frattempo per farle crescere è importante mantenere il terreno umido ed eliminare i rami secchi. Per una coltivazione del ciliegio ottimale è necessario evitare i ristagni di acqua, che possono soffocare le radici e farle marcire. Inoltre, è utile irrorare periodicamente l’albero con un prodotto a base di rame, per proteggerlo dalla "monilia", ovvero un tipo di fungo e dalla "mosca del ciliegio", un insetto che può seccare la pianta.
La concimazione del ciliegio deve essere effettuata solo quando la pianta ha dato i primi frutti, utilizzando del fertilizzante ricco di azoto. Operazione che deve essere eseguita dopo ogni raccolto. Infine, se la coltivazione del ciliegio è avvenuta correttamente, in estate l’albero si presenterà con tante belle ciliegie pronte per essere colte. La raccolta avviene solitamente a giugno ma secondo la varietà della pianta anche a luglio. Il frutto è maturo quando diventa di un bel rosso vivo e la polpa assume una consistenza soda e dura. La raccolta deve essere fatta manualmente, staccando le ciliegie dai rami, senza danneggiarli. Si conservano per più di dieci giorni in frigo e quelle particolarmente mature sono perfette per preparare delle ottime marmellate o confetture. Mentre quelle che sono un po’ acidule possono essere messe sotto spirito e usate per guarnire dolci.
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