Ogni specie predilige un determinato tipo di ambiente: a fianco di varietà che richiedono annaffiature costanti anche in inverno, vi sono altre specie che richiedono interventi sporadici perfino nei mesi più caldi dell'anno. Vi sono tuttavia alcune caratteristiche di coltivazione che accomunano tutte le orchidee Oncilium. Innanzitutto l'ambiente arieggiato. Occorre considerare che il loro habitat naturale è rappresentato da zone soggette a ventilazione costante, una brezza leggera che aiuta la pianta a scongiurare il richio di marciume dell'impianto radicale. Per quanto riguarda invece le temperature è impossibile stabilire quale sia quella ideale, poiché ogni specie ha esigenze diverse. Anche luce ed umidità variano da esemplare ad esemplare, anche se in linea di massima le piante tendono a prediligere ambienti umidi.
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Nel momento in cui l'orchidea Oncilium riprende la sua attività vegetativa (solitamente a fine inverno) occorre provvedere al rinvaso nel caso in cui il contenitore sia divenuto insufficiente a contenere la pianta, oltre che ad una buona concimazione. Il fertilizzante da utilizzare dovrebbe contenere un'alta percentuale di azoto, unito a fosforo e potassio in quantità più ridotte. Quando si iniziano a notare i primi boccioli occorre passare ad un concime che offra una maggiore quantità di fosforo e potassio ed una percentuale più bassa di azoto. Questo passaggio è molto importante in quanto fertilizzanti troppo ricchi di azoto potrebbero compromettere la fioritura della pianta. Nei restanti mesi dell'anno è possibile utilizzare concimi equamente bilanciati. Le dosi di fertilizzante da somministrare alla pianta settimanalmente non dovranno mai eccedere la quantità di un grammo di prodotto da sciogliere in un litro di acqua.
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