Potare la vite

Potare la vite: cordone permanente

Potare la vite è un procedimento molto delicato, non tanto per la procedura (che è simile a quella delle altre piante), quando piuttosto perché la potatura della vite è legata alla coltivazione stessa della pianta, e in base a questo va decisa. Esistono, infatti, due tecniche per procedere a questa operazione. La potatura a cordone permanente si applica a piante che hanno un tralcio principale dal quale germogliano tralci più piccoli e molto corti. Si tratta di un tipo di coltivazione detta a cordone speronato, grazie al quale la vite si sviluppa orizzontalmente, visto che il ramo principale viene fissato in orizzontale a un metro di altezza da terra grazie al fil di ferro. Nella potatura a cordone permanente si procede a una potatura corta, ovvero si accorciano i rami in modo che abbiano due o tre gemme, perché nelle coltivazioni a cordone speronato le gemme basali hanno un'alta produttività di frutto. La potatura secca si effettua quando la pianta è completo riposo, quindi nell'inverno inoltrato.
Cordone permanente

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Potare la vite: tralcio di rinnovo

Coltivazione a Guyot La tecnica della potatura a tralcio di rinnovo si applica nella coltivazione della vite a Guyot. A differenza del cordone speronato, dove si ha un solo capo a frutto, nella coltivazione a Guyot l'obiettivo è quello di creare diversi capi a frutto. La pianta avrà, in questo caso, uno sviluppo verticale. La potatura a tralcio di rinnovo si effettua quindi su tralci di varia lunghezza, e serve a produrre sia nuovi capi a frutto che tralci improduttivi, che servano da capi a legno. Sul capo a frutto si lasceranno dopo il taglio dieci gemme, mentre sul capo a legno se ne lasceranno due o tre. Questa operazione è fondamentale per questo tipo di coltivazione, e si effettua nei mesi autunnali o invernali.Nella potatura a tralcio di rinnovo, inoltre, è importante programmare lo sviluppo futuro della pianta. Si elimineranno quindi i capi a frutto che hanno prodotto l'anno precedente, si sceglieranno i nuovi capi a frutto per l'anno in corso, che successivamente saranno accorciati per diventare capi a legno e riposare.

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Quando potare la vite?

Potare la vite La potatura principale della vite, o potatura a secco, si effettua durante l'inverno, ovvero subito dopo la caduta delle foglie. La scelta del mese varia molto in base alla zona geografica in cui si coltiva la vite. Nel Sud Italia e nelle zone collinari a clima mite la potatura si può già effettuare in autunno. Nel Nord della Penisola o in zone con inverni rigidi, invece, l'operazione si posticipa in inverno, tra gennaio e febbraio.È bene provvedere anche alla potatura estiva, o potatura verde, che si effettua in due differenti momenti. In primavera, nel mese di aprile, è possibile procedere alla spollonatura e alla scacchiatura, che limitano rispettivamente i germogli generati dalla radice e quelli in più che spuntano sulle gemme secondarie. Entro giugno, invece, si deve procedere alla cimatura, ovvero al taglio dei tralci per convogliare le energie della pianta verso quei rami destinati alla produzione.


Errori da evitare

Vite germoglio Per potare la vite e ottenere dei buoni risultati bisogna stare attenti ad alcuni errori di base. In primo luogo, occorre ricordarsi di non procedere mai a questa operazione nei periodo in cui la pianta fruttifica. Inoltre, per il bene della pianta, bisogna scegliere quali gemme lasciare per la produzione. Un numero maggiore di gemme disperderà le energie della pianta, che produrrà un quantitativo superiore di grappoli, ma più piccoli e meno succosi. Nella coltivazione a Guyot privilegiate le gemme esposte più in alto e favorite tramite potatura lo sviluppo verticale più che orizzontale della pianta. Il taglio della potatura deve essere effettuato in prossimità di una gemma o di un nodo del ramo e deve essere obliquo, per far scivolare l'acqua ed evitare un ristagno che potrebbe favorire la formazione di funghi e muffe. Non dimenticate, infine, di eliminare anche le foglie in eccesso, in modo che il manto foglioso rimasto non tolga troppa luce o non lasci troppo esposto il grappolo.



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