Probabilmente lo schema che ognuno di noi ha nella mente risulta essere abbastanza chiaro, ma soffermandoci sulle parti di cui è costituito l'impianto, lo sarà ancora di più. Grazie all'irraggiamento solare, le celle di materiale semiconduttore, di solito fatte in silicio cristallino o amorfo, catturano l'energia solare. A tale scopo, i progettisti installano i'impianto in modo che la sua superficie sia perfettamente perpendicolare alla traiettoria dei raggi del sole. In primis, il generatore fotovoltaico tramuta questa fonte di energia in corrente continua. Il convertitore, come indica la parola, trasforma questa in corrente alternata, che è esattamente quella che viene distribuita nelle case a 230 Volt. La grande novità di questo impianto è che lavora con due contatori in parallelo: uno che controlla la quantità di corrente che viene prodotta dai pannelli fotovoltaici, l'altro che misura l'effettivo risparmio energetico che si ha in bolletta.
L'impianto fatto di pannelli fotovoltaici, attualmente, non è ancora alla portata di tutti, ma non solo a livello di spesa economica. La problematica dell'installazione, a volte è legata agli spazi, alquanto ridotti nelle grandi città. A tal proposito, si stanno studiando vari metodi per creare delle zone galleggianti, in alcune parti del mondo, costituite interamente da questo tipo di pannelli. Dal punto di vista economico, in linea di massima, un impianto del genere costa circa 15 mila euro, che rappresenta una spesa non indifferente. Lo Stato italiano incentiva l'installazione dell'impianto fotovoltaico, concedendo finanziamenti, il cui 55% è detraibile dalle tasse in un periodo di tempo pari a 10 anni. A conti fatti, si tratta di un vero e proprio investimento a lungo termine, visto che il rendimento che si ottiene, lo si può vedere nel tempo, attraverso il risparmio energetico.
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