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Quando si ha a che fare con le scale in legno, si hanno diversi modelli tra i quali poter scegliere in base alle proprie esigenze e allo spazio a disposizione. Inoltre queste strutture si differenziano per pianta e andamento: possono essere a una o più rampe, a chiocciola, elicoidali, dotate di un pilastro centrale portante oppure con una disposizione a ventaglio dei gradini. La pianta è quadrata, circolare oppure rettangolare. Inoltre il legno può essere usato per realizzare completamente la scala o come semplice rivestimento dei gradini. Sono molte le essenze che possono essere usate per creare scale in legno, tuttavia per avere un risultato duraturo e di alta qualità è bene optare per i legni duri e forti. Di conseguenza si caratterizzano per avere un tessuto duro e compatto, una grande resistenza, una massa notevole e un peso specifico che supera i 0,55 Kg/dm³.
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Qualunque sia la struttura e lo stile delle scale in legno ci sono alcune essenze utilizzate più frequentemente perché consentono risultati di qualità e duraturi. Ad esempio il faggio si caratterizza per il suo colore chiaro, bianco tendente al roseo e per la sua durezza medio/alta. Ha una tessitura stretta e regolare, una buona resistenza alla flessione e agli urti, fibre fitte e compatte e può essere rifinito in vario modo. Invece l'acero ha una colorazione giallo-rosata, una buona resistenza alla flessione, una notevole durezza e una tessitura molto fine. Il legno è stabile, tenace, con fibre ravvicinate dritte e può essere rifinito in maniera eccellente. Tra i legni europei si ricorda il rovere: ha un colore bruno che si scurisce con il passare del tempo. Stabile e duraturo, può essere curvato e lavorato in vario modo grazie alle fibre dritte con evidenti venature e alla tessitura larga. Le scale in legno possono anche essere realizzate con essenze esotiche, ad esempio l'iroko e il doussiè.
Le classiche scale in legno si caratterizzano per avere gradini incastrati oppure appoggiati alla struttura portante. Quindi si utilizzano delle spine in legno duro o ferro per collegare tra loro i gradini. Inoltre si fissa il primo gradino di ogni rampa alle travi orizzontali dei pianerottoli e al pavimento. Per assicurare la stabilità della scala si utilizzano squadrette metalliche per vincolare le travi agli scalini. In commercio si trovano anche scale in legno in cui sono gli stessi gradini a costituire la struttura portante. Infatti escono a sbalzo dalla parete e quindi è necessario impiegare legni particolarmente duri e resistenti. L'ancoraggio alla muratura viene assicurato con zanche metalliche. Una terza tipologia di struttura è rappresentata dalle scale alla cappuccina: sono soluzioni essenziali e semplici. La rampa ha una lunghezza massima di 120 cm, è costituita da ripiani orizzontali incastrati nella struttura portante laterale e le pedate hanno uno spessore di 5-6 cm.
Nelle classiche scale in legno i gradini sono composti da due tavole, una verticale di 2-2,5 cm e una orizzontale spessa 4-5 cm. Vengono assicurati alla struttura portante di cosciali con zanche, mentre i vari elementi sono collegati da spinotti metallici. Le pedate sono spesse 4-6 cm, mentre in base ai propri gusti ed esigenze è possibile dotare lo spigolo anteriore di un profilo sporgente e curvilineo. Per ragioni estetiche si consiglia di adottare sullo stesso piano lo spigolo posteriore delle pedate e la faccia posteriore delle alzate. Le alzate, cioè la parte verticale del gradino, sono assicurate ai fianchi della struttura e sono formate da tavole dallo spessore di 2 cm. La struttura portante laterale è composta invece da tavoloni dallo spessore variabile: si va da un minimo di 6 cm a un massimo di 9 cm. Invece la larghezza delle tavole è determinata dall'inclinazione.
Le tipologie di scale in legno possono cambiare in base alla posizione dei fianchi: ad esempio si possono avere modelli con fianchi interni alle pareti, che sono sorretti agli estremi. Invece, se i fianchi sono esterni e seguono l'andamento dei muri, questi elementi vengono sostenuti e fissati con delle zanche. Quest'ultime vengono inserite nelle connessioni del muro e possono essere anche di spessore ridotto. Infine esistono strutture dove i gradini sono sovrapposti ai fianchi. In questo caso le fiancate vengono lavorate per assumere un aspetto a gradinata e sono spessi 10-15 cm. I fianchi sono alti, così da far coincidere il lato inferiore con il piano. Inoltre si applica un listello levigato per coprire la giuntura. Se i fianchi sporgono dall'intonaco, invece, si impiega un piccolo listello per svolgere il ruolo di coprigiunto. Infine i gradini possono essere fissati con chiodi oppure con viti: è da preferire quest'ultima soluzione.
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