Pompa a pedale

Pompa a pedale: quando seve e quanto costa

Come è fatta una pompa a pedale

Nonostante le differenti tipologie e grandezze della pompa a pedale, è facilissimo individuarla su qualsiasi scaffale. Realizzata, solitamente, in metallo, è formata da un cilindro collegato ad un pistone che, a sua volta, è connesso ad un pedale. La pressione del piede sul pedale spinge l'aria in un tubo flessibile, la cui parte terminale, tramite i diversi adattatori in dotazione, viene collegata alla camera d'aria dell'oggetto da gonfiare. Sulla pompa vi è un manometro, analogico o digitale, per controllare il livello di pressione. Se i cilindri sono due, il gonfiaggio è, ovviamente, molto più rapido. Le pompe a pedale più semplici, quelle, per esempio, utilizzate per gonfiare un canotto o un materassino da mare, non avendo manometro ed essendo in plastica, hanno una struttura molto più basica.

Curiosità e necessità

Come abbiamo visto, avere una pompa a pedale, per praticità e semplicità di utilizzo, nonchè per adattabilità alla risoluzione di più casistiche in cui è richiesto il suo intervento, è consigliabile. Vi è anche un caso particolare in cui si rende necessario averla nel proprio portabagagli durante un viaggio. Da un'indagine effettuata sulle stazioni di servizio, condotta dall'Aci, infatti, è emerso che nove manometri su dieci non funzionano. Il motivo principale è che la maggior parte di essi o sono rotti o il loro utilizzo è impedito da una catena chiusa con un lucchetto. Altra grave circostanza, è che in molte di queste stazioni di servizio, oltre il 30% degli apparecchi per gonfiare pneumatici, lasciano le gomme sgonfie pur segnalando una pressione pari a quella indicata nel libretto di manutenzione dell'auto.