Coltivazione cavolfiore

Coltivazione cavolfiore e semina

Il cavolfiore è un ortaggio appartenente alla famiglia dei cavoli (nome scientifico Brassica oleacera), viene anche chiamato cavolo bianco grazie al suo frutto che consiste in una corposa infiorescenza a forma di palla color bianco latte. Per la coltivazione cavolfiore occorre un terreno a medio impasto capace di mantenere l'umidità (il cavolfiore soffre la siccità), ma ben drenato per evitare che le radici marciscano, il terreno deve essere ricco di elementi nutritivi e sostanza organica, quindi è consigliabile al momento della preparazione usare del concime stallatico di facile reperimento in tutti i vivai di piante. Si può effettuare la semina in vaso al coperto per far crescere le piantine per poi trapiantarle nel campo adibito alla coltivazione cavolfiore, ma per ottenere una resa migliore è consigliabile acquistare le suddette piantine in un vivaio di piante oppure in un centro commerciale già cresciute e pronte ad essere interrate. Il trapianto deve avvenire in buche distanti circa 60 cm. fra di loro e 80 cm. tra le file. A fine trapianto innaffiare le piantine senza creare ristagni, procedere all'innaffiamento nei giorni a seguire, possibilmente di sera per evitare che il sole asciughi l'acqua.
Cavolfiore pianta

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Accorgimenti sulla coltivazione del cavolfiore

Cavolfiori varietà Per ottenere una ottima riuscita nella coltivazione cavolfiore, all'inizio di crescita delle piantine dopo l'avvenuta messa a dimora è necessario fertilizzare il terreno con concime contenente azoto oppure potassio per integrarne la crescita. Il metodo migliore di somministrazione del concime è quello di scavare un solco non molto profondo parallelamente alle file a circa 20 cm. di distanza dalle piante, versare il fertilizzante nei solchi e ricoprirli di terreno. L'umidità presente nel terreno provvede a sciogliere il fertilizzante dando la giusta dose ad ogni pianta, se al contrario è troppo asciutto è necessario procedere ad una innaffiatura. Durante la coltivazione cavolfiore e la rispettiva crescita è necessario liberare il campo da erbacce infestanti con frequenti sarchiature e pacciamature in modo di mantenere il terreno morbido e umido. La raccolta viene effettuata quando il corimbo del cavolfiore è completamente sviluppato e prima che i fiori inizino a separarsi.

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Malattie più diffuse

Pianta cavolfiore Ad inizio coltivazione cavolfiore le piantine sono piuttosto fragili quindi vulnerabili ad attacchi di una certa varietà di parassiti da giardino tra cui le coccinelle, la mosca del cavolo, la cavolaia, gli afidi e altre specie che tendono a nutrirsi con le foglie e le radici del cavolfiore. La mosca del cavolo depone le uova nei pressi del cavolfiore: al momento della schiusa le larve divorano radici e foglie provocando la morte della pianta, mentre gli afidi provocano l'arricciamento delle foglie. Per combattere ed evitare danni maggiori, alla prima comparsa di queste forme di malattie, è opportuno spruzzare dei principi attivi sulla coltivazione cavolfiore, come i fungicidi rameici o il metalaxil solo sui cavoli a infiorescenza. Il "bacillus thuringiensis" è un batterio naturale usato per la protezione biologica del cavolfiore, viene venduto sotto forma di pastiglie idrosolubili usabili sia direttamente nei ristagni di acqua oppure sciolte e irrorate sulle piante.



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