Lo scaldabagno

Lo scaldabagno e le sue tipologie

Lo scaldabagno è un particolare elettrodomestico presente, nelle sue varie tipologie, in tutte le abitazioni. E', infatti, utilizzato per riscaldare l'acqua sanitaria, impiegata per lavarsi e per cucinare. Il nome "scaldabagno" deriva dal fatto che inizialmente esso era collocato esclusivamente in bagno perché non vi era necessità della sua presenza in cucina. Esistono differenti tipologie di scaldabagno: elettrico o "boiler", a gas o "a caldaia" o a legna. Lo scaldabagno elettrico funziona tramite una serpentina ed un termostato che regolano il riscaldamento dell'acqua presente nel serbatoio. E' ideale per chi non spende eccessivamente elettricità da altre fonti perché il consumo è mediamente alto. Lo scaldabagno a gas utilizza il metano, il butano o il GPL e funziona tramite la "fiammella pilota" per riscaldare l'acqua. I modelli a legna garantiscono rapidità nel riscaldamento e bassi consumi.
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Come scegliere lo scaldabagno di tipo elettrico

Scaldabagno istantaneo Nonostante non sia propriamente quello che si può definire il massimo del risparmio ed influisca non poco sull'importo della bolletta elettrica, lo scaldabagno elettrico è attualmente tra le soluzioni maggiormente adottate dagli italiani, sia per mancanza di metano che per altri motivi. Scegliere lo scaldabagno elettrico correttamente è di fondamentale importanza per limitare le spese. Due sono gli aspetti da tenere obbligatoriamente in considerazione: il consumo di acqua calda del proprio nucleo familiare e la classe energetica. Mediamente, infatti, una coppia necessita di circa 60 litri di acqua al giorno. Ma questa quantità sale a 200 per le famiglie fino a 6 persone. Lo scaldabagno, quindi, deve avere le giuste capacità. La classe energetica di appartenenza deve essere "A" o superiore in modo da garantire un buon risparmio.

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La giusta collocazione per lo scaldabagno

L'importanza della collocazione dello scaldabagno Trovare la giusta collocazione per lo scaldabagno è di fondamentale importanza per aiutare un cospicuo risparmio sulla bolletta elettrica. La scelta sicuramente più consigliata è quella di posizionare gli scaldabagno in prossimità dell'impianto per il quale vengono effettivamente utilizzati. In questa maniera, la dispersione di calore all'interno dei tubi lungo il percorso scaldabagno-impianto si riduce drasticamente. Ad esempio, per evitare che uno scaldabagno collocato in bagno debba anche servire il lavello della cucina, sarebbe utilissima la collocazione sopra quest'ultimo di uno scaldino più piccolo che venga utilizzato esclusivamente per il riscaldamento dell'acqua dedicata al lavaggio dei piatti. Le pareti fredde e umide vanno evitate, così come l'eccessiva vicinanza alle finestre. La temperatura va regolata a 55-60°C in inverno e mediamente sui 40°C durante la stagione estiva.


Quanto costa uno scaldabagno e dove acquistarlo

Installazione e controllo scaldabagno I prezzi di uno scaldabagno sono attualmente molto variabili e dipendenti da una serie di fattori che vale sicuramente la pena citare. Innanzitutto va considerata la sua dimensione. Ovviamente uno scaldino da 30 litri non costerà mai quanto uno da 100, benché con le medesime caratteristiche tecniche. Da considerare, poi, la marca (quelli più conosciuti si pagano certamente di più perché più affidabili), la tipologia (normalmente quelli a caldaia costano più di quelli elettrici) e la classe energetica. Non vale certamente la pena risparmiare su quest'ultima in quanto il denaro speso in più durante l'acquisto si ammortizza, poi, durante l'utilizzo. Mediamente i prezzi vanno dai 90 euro (esempio "Ariston Blu Evo" da 30 l) e superano i 400 euro per i modelli a legna (ad esempio "Braun L80" da 80 l). Gli scaldini a gas, invece, costano mediamente sui 190 euro (ad esempio "Ferroli Zefiro" da 14 l).



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