Dichiarazione rispondenza impianto elettrico

Cos’è la Dichiarazione Rispondenza impianto elettrico

Quante volte vi sarete sentiti richiedere una dichiarazione di rispondenza del vostro impianto elettrico e siete entrati in confusione poiché non sapevate nulla a riguardo. Fino a qualche anno fa per l’impianto elettrico era necessaria solo una certificazione, ossia una dichiarazione di conformità rilasciata da un elettricista professionista o dall’impresa installatrice. Costoro, dopo aver effettuato le opportune verifiche, dichiaravano che l’impianto era regola d’arte, facendo riferimento alle norme relative alla sicurezza degli impianti, entrata in vigore nel 1990. La suddetta legge è stata sostituita, in data 22 gennaio 2008, con il decreto ministeriale n. 37 nel quale, oltre a rendere obbligatoria la dichiarazione di conformità e il progetto dell’impianto elettrico, per la prima volta viene introdotta la "Dichiarazione di Rispondenza". La dichiarazione di rispondenza è una sorta di relazione tecnica, redatta dal tecnico professionista e completa di varia documentazione, comprendenti dati tecnici e fotografie delll'impianto elettrico, dove vengono specificate le modalità della sua realizzazione, i materiali a norma utilizzati e le leggi alle quali si è fatto riferimento.
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Quando è necessaria la Dichiarazione di Rispondenza

Progettazione a norma dell’impianto elettrico La Dichiarazione di Rispondenza è obbligatoria per tutti quegli impianti che non posseggono un certificato di conformità, in quanto non reperibile o mai prodotto, il quale appunto si potrà sostituire con la DIRI, e riguarda solo gli impianti che sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore del decreto del 2008. Pertanto quelli realizzati successivamente e privi di dichiarazione di conformità, non potranno dotarsi di una DIRI, ma si dovranno adeguare alla normativa vigente, provvedendo a redigere una nuova dichiarazione di conformità. Il certificato di conformità, o la dichiarazione di rispondenza nel caso in cui non doveste trovarvi in possesso del primo, è necessario qualora decideste di vendere, comprare ed affittare casa, poiché solo entrando in possesso di questi documenti si potrà essere sicuri che l'impianto elettrico sia sicuro e progettato a regola d’arte. La vecchia normativa prevedeva l’obbligatorietà di trasferire questa documentazione al nuovo proprietario (art. 13 DM 37/08). L’articolo è stato abrogato (art. 35 DL 112/08) per cui in sede di rogito non è obbligatorio allegare la conformità degli impianti, che sarebbe comunque buona norma richiedere lo stesso.

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Dichiarazione rispondenza impianto elettrico: Chi rilascia la Dichiarazione di Rispondenza

controllo impianto elettrico per dichiarazione di rispondenza La Dichiarazione di Rispondenza deve essere redatta da un professionista, iscritto ad un albo specifico, che abbia operato nel settore degli impianti da almeno cinque anni, e non più da chi esegue l’impianto elettrico, come avveniva nel caso della dichiarazione di conformità. Va da sé quindi che viene rilasciata dopo che costui avrà analizzato l’impianto realizzato, poiché ne certificherà la rispondenza alla regola d’arte, ai fini della sicurezza e delle responsabilità.

La Dichiarazione di Rispondenza potrà essere firmata anche dal responsabile tecnico dell’impresa che ha realizzato l’impianto, soprattutto nel caso in cui si tratti di impianti elettrici per i quali non si rende obbligatoria la stesura di un progetto da parte del professionista, tenendo comunque presente che colui che firma si assumerà le eventuali responsabilità civili, che per nessun motivo ricadranno sull’impresa per cui lavora.

E’ bene sapere che ogni volta che si effettua un intervento di adeguamento nel proprio impianto elettrico, si dovrà richiedere al tecnico professionista di aggiornare la documentazione relativa, ossia il progetto dell’impianto e la dichiarazione di rispondenza o quella di conformità.


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