Caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione

Si sente sempre più parlare di caldaia a condensazione. Come dice il nome stesso si tratta di particolari caldaie in cui avviene la condensazione del vapore acqueo del fumo di scarico. Questo non avviene, invece, nelle caldaie tradizionali in cui solamente una parte del calore dei fumi sensibili viene utilizzata per evitare che i fumi stessi condensino e si origini qualche fenomeno corrosivo. Per questo principio di funzionamento usare una caldaia a condensazione risulta essere più conveniente rispetto alle classiche caldaie. L'invenzione della prima caldaia di questo tipo risale alla seconda metà del XX secolo, precisamente al 1961. Una caldaia a condensazione garantisce anche minori emissioni di agenti inquinanti nell'ambiente e quindi la sua installazione si rivela anche utile da questo punto di vista. La norma cui riferirsi nell'installazione è la UNI 11071 "Criteri di progettazione, installazione, messa in servizio e manutenzione di impianti domestici che usano gas combustibile, asservito ad apparecchi a condensazione e affini di portata termica nominale non superiore ai 35 kW".
Esempio di caldaia a condensazione

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Scegliere correttamente la potenza della caldaia a condensazione

Caldaia a condensazione Il parametro più importante da tenere in considerazione riguarda la potenza della caldaia. Solo così si può acquistare un prodotto che riuscirà a soddisfare le proprie esigenze. La potenza deve essere ben proporzionata alle caratteristiche dell'ambiente che la caldaia andrà a servire. Vi sono alcune operazioni matematiche da compiere. Per ambienti alti più di 3,5 metri bisogna moltiplicare la superficie in mq per il valore 1,15. Per zone molto fredde occorre moltiplicarla per 1,20 e laddove sussistono notevoli escursioni termiche, invece, il valore è pari a 1,10. Se si verificano tutte e tre le condizioni, il risultato va diviso per 1,08. Ad esempio, considerato un appartamento di 120 mq in cui si verifichi tutto quanto detto, allora il risultato sarà dato da ( 20 x 1,15 x 1,20 x 1,10)/1,08, ovvero 168 mq. Ciò significa che la caldaia da scegliere deve rientrare in questa fascia di superficie che è più elevata rispetto a quella effettiva dell'appartamento (120 mq).

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I vantaggi delle caldaie a condensazione

Serie di caldaie a condensazione Sono diversi i vantaggi riscontrabili per chi decide di sostituire la vecchia caldaia procedendo con l'installazione di una caldaia a condensazione. Innanzitutto si può annoverare tra i vantaggi un notevole abbassamento delle emissioni inquinanti grazie ai bruciatori di premiscelazione. Le caldaie di ultima generazione si possono combinare ai sistemi solari termici per cui si ha un ulteriore risparmio sui fabbisogni energetici complessivi che può superare il 50%. Gli incentivi e i bonus fiscali previsti dallo Stato rappresentano un ulteriore vantaggio. In termini di rendimento, il vantaggio principale lo riscontrano coloro che utilizzano il riscaldamento in maniera continuativa, ovvero almeno per 8 ore ogni giorno. I costi di gestione di una caldaia a condensazione, infine, sono ridottissimi ed anche in merito alla struttura vera e propria è possibile usufruire di diverse deroghe riguardo l'installazione delle canne fumarie.


Gli svantaggi delle caldaie a condensazione

Caldaia a condensazione interna Se da un lato l'installazione di una caldaia a condensazione apporta numerosi vantaggi, dall'altro lato bisogna comunque riscontrare che esistono dei casi in cui effettuare una scelta di questo tipo può non essere particolarmente vantaggioso. Tra gli svantaggi principali si riscontra il fatto che le caldaie a condensazione garantiscono alti rendimenti esclusivamente quando le temperature sono piuttosto basse e gli edifici interessati risultano perfettamente isolati termicamente. In mancanza di queste caratteristiche, non viene sicuramente pregiudicato il funzionamento delle caldaie a condensazione ma il loro rendimento ne risente in maniera particolare. Chi intende farne un uso saltuario e discontinuo è meglio che non opti per queste caldaie che, per dare il meglio hanno invece bisogno di funzionare per almeno 8 ore al giorno. Nelle seconde case è sempre meglio optare per una caldaia tradizionale.


I prezzi delle caldaie a condensazione

Quello che riguarda i prezzi delle caldaie a condensazione è sicuramente uno dei primi dubbi che assale chi desidererebbe procedere con il loro acquisto dal momento che si pensa che i costi siano parecchio superiori rispetto ad una caldaia tradizionale. Ultimamente, comunque, si è avuta una notevole tendenza al ribasso per cui i prezzi, specialmente dei modelli base, sono più abbordabili per tutti. Il costo dipende essenzialmente da una variabile, ovvero la potenza. Una caldaia a condensazione con una potenza fino a 24 kW ha prezzi medi che vanno da un minimo di 800€ ad un massimo di 1.300€. Per potenze superiori (fino a 35 kW) si va, invece, dai 1.300€ ai 1.800€. Se questi sono i prezzi riferiti ai modelli base, per quelli più evoluti bisogna aggiungere mediamente 600€-700€ per ogni range. raggiungendo anche i 2.500€. A questi prezzi si aggiungono i costi per l'installazione, pari a circa 550€-600€, compresa la sostituzione della vecchia caldaia.


Caldaia a condensazione: Le detrazioni fiscali

Detrazioni fiscali Esistono per le caldaie a condensazione due tipologie di detrazione fiscale. La prima è la detrazione per riqualificazione energetica al 65% nel caso in cui si installi una caldaia con un valore di rendimento piuttosto alto. In tutte le casistiche in cui non si può agire diversamente queste caldaie sono obbligatorie. Vi è poi la detrazione per ristrutturazione con cui si può detrarre fino al 50% delle spese sostenute. Le detrazioni, in linea generale, si applicano al costo della caldaia, ai costi sostenuti per smontare e dismettere l'impianto preesistente e a quello di tutte le apparecchiature da installare per il corretto funzionamento della nuova caldaia. Per ottenere le detrazioni occorre presentare i documenti agli enti competenti tra cui una dichiarazione sulle caratteristiche dell'impianto, le fatture dei costi sostenuti e la ricevuta dell'invio della documentazione all'ENEA (ovvero l'ente che si occupa delle richieste di detrazioni in termini di risparmi energetici).



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