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La prima cosa da fare una volta acquistato il vostro avvitatore ad impulsi è metterlo in carica, nel caso in cui sia dotato di batteria, per circa 30/45 minuti. Non appena l'attrezzo sarà funzionante, indossiamo guanti e mascherina protettiva ed inseriamo la vite nella punta dell'avvitatore. Il passo successivo è allineare l'avvitatore perpendicolarmente al piano in cui dovremo inserire la vite e premere la leva di avvio accompagnando il movimento dell'attrezzo. Se dobbiamo svitare la vite, la procedura è inversa: avvicinare l'avvitatore alla testa della vite, inserire la punta e poi azionare la leva. Se durante l'utilizzo l'avvitatore dovesse "spegnersi" è perchè è entrata in funzione la ventola di protezione, che evita il surriscaldamento dell'attrezzo. E' molto importante, ogni due mesi circa, effettuare una corretta oliatura della punta dell'avvitatore e, dopo ogni utilizzo, pulirlo e riporlo nella sua scatola; così facendo il vostro avvitatore ad impulsi sarà sempre in perfetto ordine.
Quando si sceglie un avvitatore ad impulsi è necessario tener presente l'utilizzo che ne faremo perché, anche se ne esistono per tutte le tasche, una persona che lo utilizzerà a livello amatoriale ricercherà caratteristiche differenti rispetto ad un professionista del settore artigiano. In commercio esistono avvitatori molto piccoli, capaci di infilarsi in spazi angusti per effettuare lavori di precisione, ideali se si lavora su scale come un elettricista o se durante il fai da te ci imbattiamo in lavori di minuteria. Una caratteristica dell'avvitatore ad impulsi nota a pochi è la sua capacità di praticare fori nei materiali come legno e metallo, ma bisogna tener presente che se si dovesse forare il cemento armato dovremmo utilizzare un trapano. Un consiglio utile è quello di abbinare l'utilizzo di questi due attrezzi elettrici per una più completa riuscita dei vostri lavori.
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