Biancospino

Irrigare il biancospino

Il biancospino è una pianta che ha bisogno di una notevole quantità d'acqua, specialmente se viene collocato in una zona piuttosto soleggiata. Le irrigazioni dovranno avvenire in maniera costante e senza eccessi di acqua. Potranno essere aumentate se il clima si presenta particolarmente caldo e secco oppure se il biancospino è un esemplare giovane piantato da poco tempo. Il substrato gioca un ruolo importante. Infatti qualora si presentasse calcareo e ricco, l'acqua sarà rilasciata più lentamente e non ci sarà bisogno di irrigare con molta frequenza. Un accorgimento da tenere quando si procede con le bagnature della pianta è quello di controllare l'umidità del terreno. Qualora esso si presentasse ancora bagnato, non è necessario irrigare ulteriormente onde evitare la formazione dei ristagni idrici e del conseguente marciume radicale.
Biancospino

Ulivi monumentali di Puglia. Itinerari tra gli ulivi millenari in terra di Puglia. Ediz. multilingue

Prezzo: in offerta su Amazon a: 42,5€
(Risparmi 7,5€)


Come concimare il biancospino

Frutti del biancospino Il biancospino per crescere adeguatamente ha bisogno di essere concimato per bene. Per la fertilizzazione si procede verso fine autunno creando una sorta di copertura del terreno a base di stallatico che potrà essere sfarinato oppure pellettato. È importante, mediante questo procedimento, favorire l'apporto di azoto a lenta cessione della pianta. Tramite questa preparazione tutti gli elementi avranno modo di penetrare a fondo nel terreno e apportare le sostanze nutritive necessarie alla pianta. In primavera, se tutti questi elementi non fossero penetrati completamente, è possibile unire gli ultimi con una zappatura. In più durante il periodo di fioritura si possono aggiungere dei fertilizzanti che aiutino questo processo. I concimi più consigliati sono quelli che contengono i macroelementi chimici come azoto, fosforo e potassio e i microelementi ovvero: ferro, manganese, rame.

  • agrifoglio foglie e bacche L'agrifoglio (Ilex aquifolium) appartiene alla famiglia delle Aquifoliacee ed è un arbusto rustico e resistente, presente in Italia come specie endemica e coltivato come pianta ornamentale. Nella clas...
  • Bouganville brattee bianche La potatura bouganville va eseguita ogni anno alla fine del periodo vegetativo, quando la maggior parte delle brattee sono secche. È un'operazione necessaria per permettere alla pianta di crescere in ...
  • Camelia fiore La camelia è un fiore molto popolare, il suo nome si deve al gesuita G. J. Kamel che introdusse la coltivazione delle camelie nel diciassettesimo secolo, importandole dal Giappone La camelia, che appa...
  • Cespuglio rosmarino Parlando di rosmarino coltivazione, è possibile dire che questa operazione è diffusa nei Paesi mediterranei con un clima secco e caldo. Si trova nei litorali e nelle macchie, ma visto il considerevole...

Quercia Pubescens (Quercia) - Roverella [H. 250 Cm.]

Prezzo: in offerta su Amazon a: 63€


Come potare il biancospino

Una tipologia di biancospino Quando il biancospino è ancora giovane, si consiglia di effettuare una potatura molto bassa. Questo permette alla pianta di sviluppare rami sempre più rigogliosi e di crearsi una chioma molto folta. Non c'è bisogno di preoccuparsi dell'altezza del taglio perché il biancospino giovane trarrà giovamento da qualsiasi potatura effettuata. Anche quando la pianta è piuttosto matura, si può procedere analogamente. In questa fase di vita del biancospino può capitare che tenda a spogliarsi nelle zone inferiori della chioma e delle potature nette possono solo favorire la crescita di rami nuovi. Per quanto concerne il periodo migliore per effettuare una potatura, si effettua soprattutto verso fine inverno. Comunque questo procedimento non è obbligatorio, ma piuttosto variabile a seconda delle condizioni della pianta.


Come riprodurre il biancospino

Biancospino Per la riproduzione del biancospino possono insorgere delle complicazioni. Il metodo che molti conoscono per la moltiplicazione delle piante è la talea che, purtroppo, in questo caso non riesce sempre. Per riprodurre il biancospino si procede soprattutto mediante margotta oppure innesto a corona. Se la pianta viene coltivata a livello domestico, anche la semina è un procedimento efficace. In questo caso ci sarà da attendere, ma i risultati saranno soddisfacenti. Quando la pianta produce i frutti, questi andranno messi a macerare con dell'acqua. I semi si depositeranno sul fondo e potranno essere prelevati. Una volta asciutti, questi semi saranno pronti per essere interrati all'interno di contenitori riempiti con un terreno umido e leggero. La germinazione richiede dai 2 ai 3 anni ma è un processo sicuro e avremo successivamente delle piante da aggiungere al giardino.


Coltivazione del biancospino

Per la coltivazione del biancospino ci sono vari tipi di terreni che favoriscono la sua crescita, essendo questa pianta facilmente in grado di adattarsi. Il substrato migliore risulta, tuttavia, uno caratterizzato da un terriccio piuttosto leggero, umido e anche calcareo. Fondamentalmente tutti i terricci argillosi, che ostacolerebbero la crescita di altre piante, sono i migliori per il biancospino e accelerano la sua formazione. Per quanto concerne l'esposizione, invece, la pianta predilige il sole pieno. In questo modo il biancospino è in grado di produrre moltissimi fiori in primavera e di essere caratterizzato da una chioma folta e rigogliosa. Qualora venisse coltivato in zone di ombra parziale, il biancospino non risente particolarmente, tuttavia sarà possibile notare una sensibile diminuzione di fiori e foglie al momento della fioritura della pianta.


Biancospino: Malattie e rimedi

Fiori biancospino Il biancospino è una pianta che teme abbastanza l'attacco da parte dei parassiti. Qualora in giardino fossero presenti altre rosaceae si preferisce evitare anche l'introduzione di questa pianta. Infatti il biancospino può diventare un veicolo di malattie per le piante già presenti. Tutte le malattie che vengono trasmesse dai vari parassiti non sono comunque letali per il biancospino. Gli afidi sono uno dei problemi principali e possono essere rimossi mediante l'uso di antiparassitari specifici. Se la pianta sviluppasse patologie come lo iodio e la ruggine, è possibile intervenire con degli anticrittogamici che risolveranno la situazione in breve tempo. Nel Nord Italia è vietato l'impianto di altri biancospini che sono il veicolo primario del fuoco batterico. Dunque, se si risiede in una delle zone interessate, è bene informarsi sulla normativa vigente prima di impiantare nuove piante.



COMMENTI SULL' ARTICOLO