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Il pomodoro viene usato come verdura cruda oppure nell'industria conserviera: in questo settore i frutti sono inscatolati interi o sotto forma di conserve, dette passate. Il pomodoro è un alimento di scarso valore alimentare in quanto è composto per la maggior parte di acqua e contiene pochissime calorie. Al tempo stesso ha un notevole apporto di vitamine A e C. In Italia questa pianta è coltivata soprattutto in Emilia, in Sardegna e nelle zone meridionali (in particolare Sicilia e Campania). Infatti la specie necessita di un'esposizione soleggiata e di un clima temperato-caldo, con temperature abbastanza alte. Alcune varietà sono specifiche di una certa regione: ad esempio il pomodoro San Marzano è caratteristico della Campania. Viene indicato come prodotto agroalimentare DOP e il suo nome deriva dalla città di origine, appunto San Marzano.
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Da alcuni decenni sono presenti nel settore dell'orticultura pomodori in miniatura. La pianta non supera i 25 centimetri di altezza, un quarto circa delle dimensioni standard della specie. I frutti hanno un diametro di appena 2 centimetri, tuttavia il loro sapore è assolutamente gustoso. Ne esistono varie cultivar, tra cui la più famosa è quella di Pachino, detto anche pomodoro ciliegino. Infatti le dimensioni e le forme del frutto ricordano quelle di una grossa ciliegia. Coltivare i pomodori di dimensioni ridotte è possibile anche in cassetta oppure in un vaso, in quanto anche questi contenitori danno spazio sufficiente per lo sviluppo delle piante. Tuttavia il raccolto è proporzionato alle dimensioni degli esemplari; per una buona insalata si hanno bisogno dei frutti di mezza dozzina di piante. Le modalità di coltivazione rimangono le stesse dei normali pomodori, anche se la quantità di acqua e concimi devono essere proporzionate alle dimensioni della pianta.
Coltivare pomodori è un'operazione semplice da mettere in pratica, tuttavia bisogna seguire alcuni accorgimenti per avere un risultato ottimale. Innanzitutto la semina va effettuata in primavera: il periodo ideale è il mese di marzo nel Sud Italia e quello di aprile nelle regioni settentrionali. Se si vuole effettuare il trapianto delle piantine, si procede un mese dopo. Infatti se si vogliono coltivare pomodori, si consiglia di piantare esemplari giovani acquistati in un vivaio. Sono da scegliere piantine robuste e verde scuro; se tendono al rosso vuol dire che sono state danneggiate dal freddo. Anche il terreno deve essere preparato in anticipo: lo si vanga e lo si concima con stallatico maturo. Per coltivare pomodori perfettamente sani non bisogna effettuare la semina o il trapianto in un terreno precedentemente destinato a piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee o delle Solanacee.
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