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Per quanto riguarda le concimazioni dell'Azalea non c'è bisogno di procedere durante tutto l'anno. Si fertilizza la pianta una volta ogni 15 giorni circa in primavera e in estate. Durante il periodo di ripresa vegetativa si favoriscono quei concimi che contengono prevalentemente azoto come l'urea e i solfati che vengono diluiti nell'acqua di irrigazione. In estate, quando l'Azalea ricomincia la fioritura, si procede somministrando dei fertilizzanti con un maggiore contenuto di potassio evitando però il cloruro di potassio in quanto il cloro danneggia la pianta. Verso la fine dell'estate, in particolare a settembre, si concludono le concimazioni con dei fertilizzanti a lenta cessione. Tutte queste sostanze devono essere somministrate in dosi leggermente inferiori rispetto a quanto riportato sulla confezione.
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Se l'Azalea viene coltivata in vaso ha bisogno di un terreno piuttosto morbido e ben areato. Per fornire alla pianta un substrato di questo tipo si possono utilizzare: la torba, la perlite, degli aghi di pino e della terra di brughiera. Questi elementi vengono uniti in parti eguali per la formazione del terreno. Qualora non fossero disponibili queste sostanze è bene comunque tenere a mente che questi substrati devono essere acidi e privi di calcare. Infatti l'Azalea risulta molto sensibile al magnesio e al calcio che si trovano nell'acqua di irrigazione e quando il substrato non riesce a contrastare questi elementi, la pianta risponde con la caduta delle foglie o l'ingiallimento delle stesse. Per quanto concerne il rinvaso, invece, si procede solamente quando le radici si sono espanse eccessivamente per il contenitore in cui l'Azalea si trova.
Per la corretta coltivazione dell'Azalea è bene scegliere degli ambienti con un buon ricambio dell'aria. Questa pianta non ama troppo essere esposta alla luce diretta del sole e per questo, sia se coltivata in casa sia in giardino, è preferibile optare per delle zone parzialmente ombreggiate. Le temperature ottimali per l'Azalea vanno dagli 8°C ai 16°C. Al di sotto della temperatura minima la pianta tende a soffrire, quindi in inverno è bene che venga spostata in casa per non incorrere in un eventuale danneggiamento. Quando l'Azalea viene coltivata in casa si deve fare attenzione a non posizionarla accanto a delle fonti di calore. Questa pianta ama un ambiente umido e il calore diretto causerebbe un ingiallimento o anche la caduta delle foglie, quindi si sconsigliano zone in presenza di camini o termosifoni.
Per la moltiplicazione dell'Azalea si procede solo raramente mediante la semina. Molto più spesso, invece, la riproduzione della pianta avviene tramite talea. Questo procedimento viene effettuato a partire dai mesi più caldi dell'anno durante i quali vengono prelevati dei residui legnosi di lunghezza non superiore ai 10 cm. Una volta raccolti vengono riposti all'interno di cassette che verranno ricoperte di torba o perlite. Il taglio della talea viene effettuato in senso obliquo e solamente sulle Azalee robuste in modo da evitare di danneggiare la pianta. Il contenitore nel quale vengono riposte le talee deve essere ricoperto di un foglio di carta e riposto in una zona fresca e umida. Il livello di umidità può essere controllato tramite il foglio di carta da cui dovrà ripetutamente essere rimossa la condensa. Il primo bocciolo apparirà dopo circa 15 giorni.
Le malattie più comuni dell'Azalea vengono causate da cattivi metodi di coltivazione. Qualora si notassero, ad esempio, delle foglie gialle che tendono ad avvizzire si può pensare ad un ambiente non sufficientemente umido oppure anche al fatto che probabilmente la pianta è esposta troppo al sole. Quando la temperatura è troppo alta, invece, si manifestano sulle foglie delle macchie brune. Le foglie che iniziano a cadere dopo aver sviluppato delle macchie giallo brune sono sintomo della presenza del ragnetto rosso, un parassita che può essere contrastato solamente con dei prodotti appositi e mediante l'aumento delle nebulizzazioni della chioma dell'Azalea. Se la propria pianta fosse di dimensioni considerevoli si può anche provare a rimuovere i parassiti dalle foglie manualmente con un batuffolo di cotone.
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