Edera

Annaffiare l'edera

L'edera è una pianta abituata a svilupparsi in terreni di ogni tipo; questo porta l'edera ad essere presente in ogni zona, sia in condizioni di siccità, sia in terreni leggermente umidi. In linea generale tende a prediligere gli ambienti privi di eccessi di acqua, cosa che ne permette uno sviluppo armonioso e piacevole. Se si coltiva l'edera in vaso è importante, durante i mesi caldi, evitare di lasciarla all'asciutto per lunghi periodi di tempo. Le annaffiature, da aprile a ottobre, devono essere fornite ogni volta in cui il terreno appare secco. Durante i mesi autunnali e invernali non è invece necessario intervenire con alcun tipo di annaffiatura. Per gli esemplari coltivati in piena terra invece spesso le annaffiature sono superflue, se non in caso di primavere o estati particolarmente siccitose. Le piante coltivate in appartamento si annaffiano nel corso di tutto l'anno, attendendo sempre che il terreno asciughi perfettamente tra due annaffiature.
Edera a foglie variegate

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La coltivazione dell'edera

Edera in fiore con api Le piante di edera sono considerate molto facili da coltivare, in quanto sono molto robuste e resistenti. Formano fusti volubili ma robusti, in grado di sviluppare piccole radici, che permettono alla pianta di abbarbicarsi ovunque. Sono infatti molto note le abitazioni totalmente ricoperte di edera. Si tratta di una pianta che possiamo considerare ubiquitaria, visto che se ne trovano esemplari in tutto il pianeta. Alle nostre latitudini si coltiva di preferenza Hedera helix, una specie disponibile in diverse varietà, adatte alla vita all'aperto, così come a quella in appartamento. Le foglie dell'edera mostrano un marcato dimorfismo: quelle che rimangono all'ombra tendono ad avere una caratteristica forma lobata; le foglie esposte alla luce solare diretta invece hanno forma più tondeggiante, con i lobi appena abbozzati. Lo stesso avviene per le foglie dei rami che portano fiori, si tratta di piccoli boccioli riuniti in infiorescenze, di colore bianco o verdino, che sbocciano in primavera o in estate da piante che abbiano almeno 10 anni di età.

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La concimazione

Edera L'edera è una pianta resistente e robusta, che si sviluppa senza problemi anche in terreni sassosi, poveri di materia organica. Se si vuole un rampicante robusto e in pieno vigore allora conviene fornire del concime, nel periodo tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Per le piante di edera coltivate in piena terra è sufficiente fornire del fertilizzante in granuli a lento rilascio, da cospargere ai piedi degli esemplari di edera, alla base dei rami. Le piante di edera coltivate in vaso dovranno invece essere fertilizzate con concimi da mescolare all'acqua delle annaffiature, da fornire da maggio fino a settembre, circa una volta al mese. Questi esemplari dovranno anche essere rinvasati, almeno una volta ogni due anni, sostituendo totalmente il terriccio presente nel vaso. Si deve ricordare che l'edera è una pianta a sviluppo rapido; se si intende contenerne l'esuberanza è opportuno evitare di rinvasarla troppo spesso.


Esposizione, parassiti e malattie

Edera screziata L'edera viene spesso scelta per ricoprire il terreno, o altre superfici, in zone con scarsa illuminazione. Questo perché le piante di questo genere possono sopravvivere praticamente in qualsiasi situazione. Conviene comunque posizionare gli esemplari di edera in zone dove possano ricevere almeno qualche ora di luce solare diretta, evitando di mantenerle per lunghi periodi nell'ombra più buia. La posizione ideale è a mezz'ombra, con almeno qualche ora di luce nelle ore più fresche della giornata. Se trovano una corretta umidità le piante di edera si sviluppano senza problemi anche in pieno sole, soprattutto le varietà con fogliame chiaro o screziato. Queste foglie possono anche perdere la loro colorazione caratteristica se posizionate in luoghi eccessivamente ombreggiati. L'edera difficilmente viene rovinata dai parassiti, anche se occasionalmente può essere attaccata da afidi e acari, conto cui si devono utilizzare appositi insetticidi o acaricidi. Spesso le piante con problematiche, che perdono le foglie o disseccano, soffrono a causa di un clima eccessivamente umido, o troppo secco.


Propagare l'edera

L'edera si propaga con grande facilità per talea; si procede a inizio primavera, prelevando dei tralci dalla pianta, scegliendo quelli terminali, che non portano radici avventizie sulla parte posteriore. Questi tralci vanno tagliati in porzioni di circa 10 centimetri, da inserire in un terriccio umido, costituito da sabbia e torba in parti uguali. Se si deve propagare una varietà con foglie molto grandi è opportuno tagliarle a metà, per evitare un'eccessiva traspirazione. Le talee devono essere posizionate in un luogo semi ombreggiato, dove ricevano solo la luce solare delle ore più fresche del giorno. Oltre a questo è di fondamentale importanza mantenerle umide; le annaffiature si intervallano maggiormente quando si notano i primi nuovi germogli, segno che le talee hanno attecchito. L'edera radica con grande facilità, volendo si possono far radicare le talee anche in acqua.


Edera: Uso in erboristeria

Foglia edera L'edera è una pianta endemica in Europa, presente anche nella farmacopea più antica. In erboristeria questa pianta è molto conosciuta, grazie alle sue proprietà espettoranti e antiinfiammatorie. Le foglie della pianta contengono saponine, flavonoidi e diversi principi attivi utili nella cura di alcune patologie. In erboristeria l'edera si utilizza come estratto secco, nella preparazione di sciroppi o di pomate per uso topico. L'uso di questa pianta è particolarmente efficace nei casi di tosse persistente, bronchite, catarro, sia per curare chi soffre di malattie temporanee, sia nel caso di tosse cronica, come ad esempio per i fumatori incalliti. Oltre a questo l'edera si utilizza anche in cosmesi, perché la quercetina contenuta in essa ha dato ottimi risultati contro la cellulite. Si preparano pomate e creme a base di edera, ma anche prodotti detergenti.


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