Il fiore di loto

Coltivazione del fiore di loto

Se si desidera introdurre nel proprio giardino o nella terrazza il fiore di loto, sarà necessario innanzitutto procurarsi una vasca dalla forma circolare o un vaso abbastanza ampio, questi contenitori dovranno essere proporzionati con la varietà scelta. Una volta scelto il contenitore si procederà a riempirne il fondo con del terriccio argilloso per laghetti artificiali o con della torba scura; fatto ciò si dovrà riempire il contenitore con dell'acqua tiepida fino a raggiungerne l'orlo. A questo punto si dovrà riporre con cura il tubero sulla superficie dell'acqua in modo che galleggi; altrettanta attenzione sarà necessaria per cambiare l'acqua ogni quattro - sette giorni. Durante il cambio dell'acqua si noterà la formazione di alghe e quando il tubero avrà sviluppato delle parti verdi si dovrà ancorare al fondo aiutandosi magari con un sasso, infatti il tubero non deve essere interrato. Affinchè il fiore di loto possa sbocciare avrà bisogno per un periodo di due o tre mesi di sei ore di luce solare diretta e di temperature tra i 24° e i 30° .
Fiore di loto rosa

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Il loto sacro

Il fiore di loto sacro Il fiore di loto sacro è originario dell'Asia, infatti è il simbolo nazionale dell'India e del Vietnam. Il suo nome scientifico è Nelumbo nucifera e si tratta di una pianta acquatica perenne. I suoi semi, in condizioni favorevoli possono mantenersi vitali anche per centinaia di anni, infatti in un lago essicato nel Nord-est della Cina che secondo gli studiosi aveva visto la sua nascita 1.300 anni fà, furono trovati semi di fiore di loto che hanno dato origine alle specie più antica. Il fiore di loto sacro presenta delle foglie che possono raggiungere i 60 cm di diametro e sono caratterizzate da un aspetto simile alla cera. Grazie a un peduncolo dal diametro di circa 20cm, le foglie sono in grado di emergere dall'acqua anche per più di un metro. Il profumo caratteristico del fiore di loto sacro ricorda quello dell'anice.

  • Esemplare di ninfea Il punto fondamentale per la coltivazione delle ninfee è quello di disporre di un piccolo stagno. Una volta messa a dimora in questa zona, la pianta stessa è in grado di produrre da sola le radici che...

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Il loto americano

Il loto americano Il loto americano conosciuto con il nome scientifico di Nelumbo lutea, affonda le sue radici nel Nord America e nei Caraibi ed è conosciuto anche come loto giallo anche se presenta varietà di colore bianche. Il fiore di loto americano presenta una crescita spontanea che può avvenire in laghi, paludi e in territori soggetti a inondazioni quindi umidi. La sua fioritura inizia nella tarda primavera e può protrarsi per tutta l'estate, dando vita a fiori che possono raggiungere dimensioni di 18 - 28 cm e che possono contare anche 25 petali. Le foglie di questo fiore di loto arrivano ad un diametro di 35 - 45 cm e le piante mature possono toccare un altezza che varia dagli 80 ai 150 cm. Una caratteristica che assume significati simbolici è data dal fatto che le radici di questa pianta acquatica sono ancorate nel fango, ma la pianta fuoriesce dal pelo dell'acqua riuscendo a mantenersi perfettamente pulita.


Il fiore di loto in cucina

Radici di fiore di loto fritte Il fiore di loto nei paesi di origine rappresenta una importante risorsa alimentare che non necessita di particolari forme di coltivazione. Questa pianta possiede vitamine e minerali in abbondanza, mentre ha uno scarso quantitativo di lipidi. La radice del fiore di loto, chiamata Renkon, si presenta come un normale tubero, ma al suo interno è formata da buchi concentrici; questa viene tagliata a rondelle e fritta; per la sua conservazione si procede prima all'essicazione poi al taglio. Il sapore del renkon è simile a quello della rapa bianca e possono essre aggiunte anche in minestre o in zuppe. I boccioli del fiore di loto vengono venduti e consumati come frutti, mentre con le foglie più giovani vengono preparate insalate sia crude che cotte. Anche i semi, dopo essere stati aperti e quindi aver diviso i due lobi da cui sono composti, vengono cucinati e mangiati in modo simile ai ceci, con i quali condividono un sapore simile. Infine il fiore di loto offre anche i suoi petali che essiccati servono ad aromatizzare tè e tisane.


Usi del fiore di loto in medicina

Il fiore di loto viene utilizzato da più di un millennio nella medicina popolare cinese come rimedio per varie patologie. Ad esempio in caso di tosse e bronchiti un decotto di loto aiuta a sciogliere il muco dai bronchi e dal naso, inoltre risulta efficace nel trattamento della febbre. Con il fiore di loto vengono prodotte anche creme dall'azione decongestionante e riparatrice, indicate per il trattamento di acne ed eczemi e capaci di prevenire i disturbi legati alle pelli sensibili; inoltre è indicata per la prevenzione delle rughe, per attenuare gli effetti della couperose e per ridonare luminosità al viso. Per la cura dell'epistassi, dell'emolisi e della frequenza urinaria vengono utilizzati gli stami. I tannini contenuti nel fiore di loto sacro hanno proprietà asrtingenti e antinfiammatorie.


Legami con la religione

Fiori ninfee Il fiore di loto, per le sue caratteristiche, viene caricato di significati simbolici da diverse culture e religioni. Nell'antico Egitto veniva considerata in particolare la sua peculiarità di aprirsi di giorno e chiudersi di notte, collegandolo quindi alla rinascita e attribuendoli il significato di vita, ma allo stesso tempo anche quello di morte; per quest'ultimo motivo si pensa che nel famoso libro egiziano dei morti, siano inclusi riti magici in grado di trasformare una persona in loto, consentendone quindi la resurrezione. Nel Buddhismo il fiore di loto viene associato alla purezza, per la sua capacità di nascere perfettamente pulito dal fango; il suo aprirsi al mattino viene interpretato come il simbolo dell'illuminazione e della rinascita spirituale: Il fiore di loto nel Buddhismo assume altri significati collegati al suo colore. Nell'induismo il significato più riconosciuto a questa pianta è associato alla prosperità, alla bellezza e all'eternità. Alcune divinità induiste sono rappresentate sedute in cime ad un fiore di loto, per il fatto che questo nasca dal fango in maniera incontaminata, attribuendogli quindi un significato di saggezza, illuminazione e di emancipazione dall'attaccamento.




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