Come tutte le malattie di origine fungina, la ticchiolatura è difficile da debellare. I funghi, infatti, si riproducono velocemente attraverso le spore, che sopravvivono al freddo clima invernale e restano sedimentate sulle foglie cadute durante l'autunno. Per questo motivo, il morbo può propagarsi molto rapidamente da una pianta all'altra creando una vera e propria epidemia. Fortunatamente è possibile prevenire l'insorgenza di questa grave affezione seguendo alcune regole. La pianta deve essere periodicamente potata, in questo modo riceverà luce uniformemente e godrà di una migliore ossigenazione. Se il fogliame resta asciutto, il rischio di contrarre malattie micotiche resta molto basso. Solitamente la potatura si effettua una volta in inverno e una in estate. Se una delle vostre piante è stata contaminata, sarà bene rimuoverne le foglie e i frutti infetti per poi distruggerli. Così facendo, eviterete la riproduzione dei funghi attraverso le spore. Anche l'irrigazione è molto importante: la pianta va innaffiata nelle giuste dosi, possibilmente la sera o nelle prime ore del mattino. Il terreno, inoltre, deve avere una buona capacità drenante.
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Curare la ticchiolatura non è semplice, ma è comunque possibile. Esistono vari rimedi naturali e chimici che permettono di ottenere buoni risultati in tempi brevi. Ovviamente, la malattia non deve aver raggiunto una fase troppo avanzata. Dopo aver eliminato tutte le foglie e i frutti infetti (ricordate sempre di distruggerli e gettarli nella spazzatura, le spore sopravvivono sul fogliame), bisognerà agire in fretta cospargendo tutta la pianta con prodotti anticrittogamici specifici. In commercio ne esistono molti tipi a base di mancozeb, myclobutanil, penconazolo, zineb, ziram, ferbam, maneb, captano. Se la malattia è allo stadio iniziale possono essere utili anche prodotti a base rameica, da utilizzare solo quando la pianta è in fase di risposo vegetativo. Difatti, se le piante sono già fiorite, tali prodotti chimici potrebbero nuocere agli insetti impollinatori provocando squilibri anche gravi dell'ecosistema. Ottimi risultati si ottengono spalmando su tutta la pianta una poltiglia bordolese, ossia una miscela di solfato di rame, calce e acqua.
I rimedi naturali sono sempre i migliori. Non inquinano e non hanno ripercussioni di alcun tipo sull'ambiente. Anche per curare la ticchiolatura si possono utilizzare prodotti biologici e privi di sostanze chimiche create in laboratorio. Quelli più efficaci sono a base di equiseto, pianta dalle note proprietà curative. Potete preparare degli infusi da cospargere direttamente sulla pianta. Anche i decotti di ortica sono particolarmente indicati per debellare il morbo. Queste soluzioni sono attuabili se la pianta non è stata intaccata in modo pervasivo, altrimenti si dovranno adottare metodi più drastici. Altro prodotto fai da te, estremamente funzionale, è una miscela ottenuta mescolando a 3 litri d'acqua due cucchiai di bicarbonato di sodio e poche gocce di detersivo per piatti. La soluzione andrà irrorata su tutta la pianta con l'ausilio di uno spruzzatore. Ricordate sempre che per mantenere sana una piana è necessario averne cura continuativamente. Un giardino curato ogni giorno è un giardino felice.
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