Consistenza catastale

Che cos'è la consistenza catastale

La consistenza catastale indica e misura lo spazio di un immobile in base alla categoria catastale cui appartiene. Gli immobili indicati con la lettera A (abitazioni civili, edilizia popolare ed uffici, ma anche castelli e case di pregio), si misurano in vani, gli immobili del gruppo B (collegi, caserme) in metri cubi, mentre negozi, botteghe, box e pertinenze varie sono raggruppate nella categoria catastale C e misurate in metri quadri. Le categorie indicate con le lettere B ed E, invece, vengono misurate in base al reddito presunto scaturito dall’attività di impresa ivi svolta. Da lungo tempo si sta approntando una riforma complessiva del Catasto che rielabori tali categorie uniformandole al metro quadro che, ad oggi, stabilisce il prezzo sul mercato di un immobile. Fintantoché la riforma non sarà entrata in vigore, tuttavia, la consistenza catastale degli immobili sarà valutata a seconda della categoria di appartenenza e non in base all’effettivo valore commerciale al metro quadro.
La consistenza catastale degli A2 si misura in vani

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Come si misura la consistenza catastale

La consistenza catastale varia in base alla categoria La consistenza catastale si misura in vani: un vano è rappresentato da un ambiente composto da pareti, soffitto e pavimentazione illuminato da una fonte di luce diretta come una finestra. All’interno di una abitazione esistono più tipi di vani che, sommati assieme, determinano la consistenza catastale. I vani principali rappresentano le stanze adibite a camere da letto e soggiorno/living: se rientrano nei valori e nelle dimensioni stabilite, misureranno un vano. Disimpegni e bagni saranno calcolati come vani accessori, mentre zone separate dall’abitazione principale come soffitte o cantine senza autonoma rendita sono definite come vani accessori indiretti. I vani variano la loro dimensione massima o minima anche in base al Comune e alla Provincia di appartenenza. Se un vano ha un valore inferiore al requisito minimo indicato dagli organi competenti verrà considerato come mezzo vano o un terzo di vano mentre, se è più grande rispetto al valore stabilito, verrà valutata la percentuale di eccedenza.

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Consistenza catastale: Dove viene indicata

Valore catastale La consistenza catastale viene indicata nella visura effettuabile presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o del Territorio. È possibile richiederla anche online grazie ad uffici specializzati o professionisti abilitati come notai, commercialisti, geometri, architetti e consulenti del lavoro. Basterà fornire nominativo e codice fiscale dell’intestatario dell’immobile per ottenere una visura che indichi sia le percentuali di proprietà del bene sia la consistenza catastale, corredata di rendita espressa in euro. Un altro documento su cui è indicata la consistenza catastale e tutti i dati dell’immobile, nonché le eventuali pertinenze ad esso legato espresse in metri quadri e generalmente appartenenti alle categorie catastali C, è il rogito redatto dal notaio e consegnato alle parti, ovvero venditore e acquirente. La consistenza catastale è un dato essenziale per poter espletare agli adempimenti tributari previsti dalla legge.



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