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L'approccio al mondo del solare termico fotovoltaico è ora facilitato dalla disponibilità di moduli inclusi nei materiali da costruzione, come le tegole solari, che sono spesso facili da integrare. Per usufruire di questi strumenti, il proprietario della casa deve avere, naturalmente, accesso al tetto, il quale deve essere esposto alla luce solare, senza ostacoli, con una superficie dai dieci ai trenta metri quadri. Occorre armonizzarsi ai regolamenti comunali e alle norme sulle licenze edilizie. È utile sapere che un impianto fotovoltaico installato nel Sud Italia produce in media il 30%, 40% di energia elettrica in più rispetto ad un impianto simile situato nel Nord. L'irradianza è infatti di circa 160 W/m² in Pianura Padana e di oltre 200 W/m² nella Sicilia sud orientale. Oltre agli aspetti ecologici, il fotovoltaico ha molti vantaggi. Esso può essere utilizzato in aggiunta ad altre fonti d'energia. L’energia prodotta può essere venduta interamente, o solo per la componente in surplus, al distributore, immettendo nella rete pubblica l'eccesso di produzione non consumato per le proprie esigenze, oppure affidando tutta l'energia elettrica generata alla rete e utilizzando, per i propri fabbisogni, quella del distributore.
Un impianto solare termico fotovoltaico non è ostacolato nel suo funzionamento dalla pioggia, in quanto funziona grazie alla luce. Tuttavia, in alcune parti del Nord, con meno sole, i pannelli sono più efficienti in primavera e in estate. Al sud la produzione è buona anche d'inverno. L'irraggiamento medio annuale sfruttabile, in Italia, è di circa 4,7 kWh/m²/giorno. La produzione media, con un sistema policristallino, avente una potenza di 1 kWp, di 9 m², sarà approssimativamente 1200 kWh. Ipotizzando, quindi, di installare 10 metri quadri di sensori, il costo di questa struttura, integrata nella costruzione, sarà intorno agli 8000 €. Sapendo che una casa consuma una media di 3.000 kWh/anno, non considerando il riscaldamento, l'acqua calda e l'energia usata per la cottura, si potranno così ridurre i consumi di circa 1/3.
Se un impianto solare termico fotovoltaico verrà realizzato con pannelli ibridi, gli array fotovoltaici convertiranno la luce solare in differenza di potenziale e corrente elettrica, mentre la parte di sensore termico recupererà, mediante un refrigerante, l'energia inviata dal sole, compresa la radiazione infrarossa, tipicamente persa come calore dissipato dal pannello. Il calore prodotto può essere collegato a qualsiasi sistema di riscaldamento convenzionale. Nell'impianto ibrido l'efficienza energetica complessiva è significativamente aumentata rispetto al pannello fotovoltaico, dal 12% al 20%, principalmente per effetto della componente termica, che valorizza anche l'irradiazione IR. Inoltre, il sensore termico ha effetti favorevoli sulla produzione di elettricità e le celle fotovoltaiche funzionano meglio. Infatti il loro colore scuro facilita l'incremento di temperatura quando esposte al sole, determinando una diminuzione della generazione di energia, particolarmente sensibile al di sopra dei 45°C. In un pannello PV-T il collettore cattura il calore, raffreddando le celle fotovoltaiche e aumentando la produzione, in particolare durante i picchi di soleggiamento.
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