I riferimenti di ogni batteria sono tensione (volt, V), capacità di erogazione (ampere /ora, Ah) e spunto, cioè la potenza di erogazione all'avviamento (ampere, A). Queste variabili sono in grado di definire la batteria in base alle sue prestazioni. I volt sono sempre circa 12,6 e sono indicatore del livello di carica. Se scendono al di sotto di 11, la batteria è scarica e non è in grado di accendere o di mantenere in funzione una macchina. Generalmente è il caso in cui l'alternatore non funziona correttamente e non è in grado di caricare batteria auto durante la marcia. Gli ampere/ora indicano la potenza dell'accumulatore nel tempo, devono rispettare almeno il valore indicato dal libretto di uso dell'auto, tipicamente tra i 50 e i 75Ah. Batterie con un valore maggiore, anche di 120Ah, sono disponibili e utilizzate soprattutto per la zona abitabile di barche o camper. Questo tipo di batterie hanno infatti una notevole durata di carica ma uno spunto molto ridotto. Quest'ultimo indica è la potenza erogabile al momento dell'accensione, è normalmente 8 volte gli Ah ed è fondamentale che sia elevato per i sistemi Start and Stop che necessitano di un'avviamento veloce e deciso.
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Se il motore è acceso, a caricare batteria auto ci pensa l'azione dell'alternatore che sfrutta il moto dell'albero motore per generare un flusso di corrente elettrica continua e indirizzarlo all'accumulatore. Purtroppo le batterie subiscono deteriorazione dei materiali e per questo la reazione chimica che avviene all'interno, dopo un lungo utilizzo nel tempo, perde efficacia. Per evitare che questo accada basterà effettuare della semplice manutenzione e utilizzare qualche accorgimento. Per prima cosa è bene, nonostante siano vendute precaricate, mettere sotto carica lenta una batteria nuova per circa 8 ore. Dopo averla montata nel suo alloggiamento e collegata ai morsetti, cospargerli di vasellina o di grasso per batterie, eviterà che i connettori subiscano ossidazione. Se la batteria lo prevede, controllare periodicamente il livello degli acidi ed eventualmente rabboccarlo con acqua distillata. Se invece si possiede un modello sigillato è probabile che questo abbia una zona trasparente detta occhio magico, se il colore al suo interno è verde la batteria è carica, se è nero è scarica e se diventa bianco, è da sostituire.
Può capitare di accorgersi che l'auto fa fatica ad accendersi, che il motore tossisca prima di mettersi in moto, questo può essere dovuto a una batteria non più in perfette condizioni. Correre ai ripari diminuirà il rischio di trovarsi improvvisamente a piedi a causa della batteria troppo scarica. Se si dispone di un caricatore da collegare alla presa del garage, allacciarlo semplicemente ai poli della batteria rispettando la posizione del positivo e del negativo e lasciarla attaccata per almeno 8 ore. Non è necessario scollegare i morsetti dell'impianto per la ricarica, è però consigliato farlo per controllare lo stato dei poli dell'accumulatore. Nel caso ci si trovi con senza energia è possibile utilizzare appositi cavi per collegare la batteria scarica a quella carica di un'altra auto rispettandone i poli, mettere in tensione l'accumulatore carico avviando il motore e successivamente far partire l'altra auto. A questo punto è possibile scollegare i cavi. Ricordarsi che se ci si affida solo all'alternatore, è bene utilizzare il motore per almeno 15-20 minuti per caricare batteria auto. Una corretta e periodica manutenzione eviterà questi inconvenienti.
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