Lavanda coltivazione

Le annaffiature indispensabili nella Lavanda coltivazione

Nella Lavanda coltivazione è indispensabile essere a conoscenza delle esigenze idriche della pianta stessa. Un'errata irrigazione, infatti, può portare conseguenze irrimediabili, fino alla morte della Lavanda. Questa pianta non ha necessità di elevatissimi apporti idrici. Anzi, contrariamente, preferisce periodi di asciutto a quelli in cui il terreno è inzuppato di acqua e può, quindi, farne marcire l'impianto radicale. Importantissimo non esagerare. Tra un'operazione e l'altra è bene lasciare che il terreno risulti completamente asciutto. È una regola che bisognerebbe imparare a tutti i costi quella di lasciare per qualche giorno il terreno in questa condizione di "secco" per almeno qualche giorno. Annaffiare, conseguentemente, in maniera piuttosto regolare, senza abbondare nelle somministrazioni, ogni 3 giorni circa.
Campo lavanda

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Lavanda coltivazione

Fiore lavanda La Lavanda coltivazione non è assolutamente un'operazione complicata. Non è necessario essere degli esperti di giardinaggio per ottenere risultati più che soddisfacenti. La Lavanda è una pianta che può essere coltivata sia in piena terra che in vaso. Naturalmente, in questo ultimo caso, è necessario optare per un vaso di dimensioni adeguate. La Lavanda, infatti, non ama assolutamente essere costretta in spazi ristretti. È poi necessario mantenere la giusta umidità ambientale, per cui è bene inserire un po' di ghiaia all'interno del sottovaso. Il terriccio da scegliere deve essere drenante quanto più possibile e ricco di sostanza organica. Subito dopo la fioritura, è semplicemente necessario procedere con la potatura dei rami e dei fiori secchi e caduti evitando che questi ultimi veicolino delle malattie.

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La concimazione nella coltivazione della Lavanda

Fiore di Lavanda aperto Contrariamente a quanto avviene alla maggioranza delle piante coltivate, la Lavanda non ha necessità particolari per quanto riguarda le operazioni relative alla concimazione. Queste, infatti, vanno eseguite semplicemente nel mese di aprile, ovvero nei momenti immediatamente precedenti all'inizio della fioritura. Questa concimazione deve, comunque, essere parecchio leggera nelle dosi. In questa maniera si pone la pianta nelle condizioni di produrre al meglio i propri fiori. Per quanto concerne le piante più giovani, le concimazioni vanno assolutamente evitate anche in questi periodi. Si rivelano, infatti, del tutto inutili anzi spesso più dannose che altro. È meglio aspettare che le piante di Lavanda abbiano almeno compiuto i due anni prima di somministrare alle stesse qualunque tipologia di fertilizzante, liquido o granulare.


L'esposizione ideale e le possibili malattie

Fiori giardino Nella Lavanda coltivazione, così come per qualsiasi altra pianta, è di fondamentale importanza conoscere esattamente quale sia l'esposizione ideale in cui collocare la pianta stessa. In questa maniera, infatti, le si garantisce la crescita corretta. Per quanto riguarda la Lavanda, il vaso in cui è posta va collocato in zone che risultino soleggiate per svariate ore al giorno. Per il resto, la Lavanda rimane comunque una pianta tra le più resistenti che esistano. Questa è la motivazione per cui si adatta benissimo a qualsiasi habitat. Non teme il caldo e nemmeno il freddo, anche se le gelate non sono apprezzate. Differenti le problematiche che possono colpire la Lavanda. Ne sono un esempio la "Septoria", causata da un fungo che provoca macchie sulle foglie e da debellare con dei fungicidi e le macchie gialle causate dal "virus del mosaico dell'erba medica" per cui non esistono rimedi.



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