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Le specie coltivate in giardino possono essere di origine locale oppure essere state introdotte da luoghi esotici. Infatti la rosa ha una diffusione planetaria e ogni parte del mondo ha cultivar indigene. Anche per questo motivo i fiori delle rose sono molto diversi l'uno dall'altro. Ad esempio la rosa Arvensis è originaria di molte regioni dell'Europa, fatta eccezione per la Scandinavia e la Spagna meridionale. Si caratterizza per avere fiori semplici, profumati, di colore bianco puro, raccolti in corimbi e di 2,5-3 cm di diametro. La fioritura va da giugno-luglio fino al termine dell'estate, quando compaiono piccoli frutti di colore rosso brillante. Da questa rosa derivano le Ayrshire Roses, che si distinguono per il loro profumo intenso di mirra. Invece una varietà di rosa introdotta dall'estero in Europa è la rosa Brunonii. Si tratta di una specie sarmentosa portata in Occidente nel 1822 dall'Himalaya e dal Nepal. I fusti sono lunghi circa 7 metri e presentano spine ricurve, fiori semplici raccolti in corimbi e foglie composte. Le corolle color crema sono molto profumate e temono il freddo.
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Vengono definite rose botaniche quelle presenti allo stato naturale e che quindi non sono state ottenute attraverso incroci. A differenza di quanto si pensa ne esistono tantissime specie. Ad esempio la rosa Canina è la varietà più diffusa in Europa, dove cresce allo stato spontaneo. Forma grandi cespugli alti circa 2,5 metri e i fitti rami arcuati danno alla pianta un caratteristico portamento a fontana. I fiori sono rosa oppure bianchi, di 4-5 cm di diametro e riuniti in gruppi di tre. Sbocciano in giugno e sono seguiti da frutti commestibili di colore rosso aranciato. Tra le rose botaniche del Nord America si ricorda la rosa Carolina, coltivata come specie ornamentale dal 1826. Si tratta di un arbusto alto un metro, con foglie glauche e lucide, fusti sottili e piccoli fiori semplici color rosa brillante. Fiorisce in luglio-agosto ed esistono varietà a fiori bianchi e a fiori doppi.
Molte specie di rose botaniche sono state introdotte in Europa dall'Asia tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Ad esempio la rosa Davidii proviene dalla Cina occidentale e viene coltivata nei giardini europei dal 1908. Questa specie presenta fusti rigogliosi ed eretti, un portamento arbustivo e foglie composte. I fiori, di 1,5 cm di diametro, sono semplici, riuniti in corimbi e di colore rosa. Fioriscono in giugno-luglio. Invece la rosa Ecae è stata introdotta in Europa nel 1880 e proviene dal Turkmenistan e dall'Afghanistan. Si tratta di una pianta arbustiva eretta che non supera il metro di altezza, con numerosi rami sottili ricoperti di piccole foglie e molto spinosi. Fiorisce in maggio-giugno e presenta semplici fiori giallo intenso di 2-3 cm di diametro. Diffusa allo stato spontaneo anche in Persia e nell'Asia Minore e la rosa Foetida, arbusto alto circa 3 metri, con rami sottili poco spinosi. Anche queste corolle sono giallo intenso, ma sono di notevoli dimensioni.
Molto apprezzate sono anche le rose botaniche originarie della Cina: data l'estensione di questo Paese le varietà sono estremamente diverse l'una dall'altra e numerose. Ad esempio la rosa Hugonis è un rosaio arbustivo alto circa 2,5 metri e caratterizzato da rami bruni coperti di setole acute e spine. Le foglie ricordano per aspetto quelle delle felci e in autunno assumono toni oro e bronzo. I fiori sono grandi, abbondanti, di colore giallo brillante e compaiono in maggio-giugno. Invece la rosa Laevigata è stata introdotta in Europa nel 1759. È una sarmentosa, che raggiunge i 6 metri di altezza e presenta foglie sempreverdi e grandi fiori semplici di colore bianco puro. Molto profumata, non tollera il freddo e fiorisce in maggio-giugno. Un'altra sarmentosa è la rosa Moschata, alta 3-4 metri e diffusa anche in India. Portata in Europa nel Cinquecento, si caratterizza per foglie ricadenti, spine rade e uncinate e semplici fiori bianco crema riuniti in grandi mazzi e dal profumo muschiato.
La rosa è una pianta veramente bella e ornamentale, tuttavia può essere colpita da parassiti come le tortrici e la cocciniglia. Al tempo stesso è sensibile ad alcune malattie legate alla formazione di ristagni idrici nel terreno. Ad esempio il cancro rameale si può manifestare sia sui fusti che in corrispondenza dell'innesto. Compaiono aree scure, screpolate, dai margini non ben definiti e con fessurazioni longitudinali. Se l'infezione colpisce i fusti, la pianta continua a vegetare; se invece interessa la zona dell'innesto, la pianta muore rapidamente. A differenza di quanto si può pensare si tratta di una malattia fungina, che si manifesta in caso di ristagni idrici, freddo e umidità. Lo stesso accade per la muffa grigia della rosa, che può colpire tutte le parti aeree della pianta. Tuttavia è difficile che la patologia possa colpire le foglie, perché riguarda principalmente i fiori e i rami.
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