Cavolaia

Cos'è la cavolaia

La cavolaia è un lepidottero della famiglia dei Pieridi. Particolarmente attratta dalle crucifere (cavolfiori, broccoli neri, verze), è diffusa su tutto il territorio nazionale, fino anche a quote superiori ai 2000 metri sopra il livello del mare. Altamente prolifica, desta molta preoccupazione perché presente tutto l'anno, ad eccezione dei mesi invernali. Le larve si caratterizzano per la loro tipica colorazione giallo acceso, con piccole macchie scure ed irregolari. Sul dorso, è possibile individuare dei sottili peli bianchi, fortunatamente non pericolosi come quelli della processionaria del pino. Da adulto, questo insetto, si trasforma in una farfalla bianca dalle tipiche macchie nere. Del tutto simile alla cavolaia maggiore ed a quella minore, differisce solo per il colore delle larve. Queste ultime sono le responsabili dei danni agli orti.
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Quali danni provoca la cavolaia

Uova cavolaia In inverno è fortemente improbabile imbattersi nelle cavolaie. In questa stagione, infatti, svernano allo stadio di crisalide, attaccandosi alla corteccia di un albero, un mattone forato oppure la crepa di un muretto. In primavera, con il primo tepore, fanno la loro prima apparizione gli adulti che si accoppiano tra la fine di maggio ed i primi di giugno. Le femmine depongono in abbondanza le uova sulla pagina inferiore delle foglie di cavoli, cavolfiori, broccoli o verze. La schiusa avviene dopo circa 2 settimane e ricomincia così il ciclo riproduttivo. In un anno, la cavolaia può compiere fino a 4 accoppiamenti. Nel frattempo, le larve ghiotte di crucifere divorano il fogliame risparmiando solo le nervature centrali, perché troppo dure. Ciò compromette pericolosamente il corretto sviluppo delle piante e, se ancora giovani, induce alla morte.

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Cavolaia: Rimedi naturali

Bruco dito La cavolaia danneggia le crucifere in un breve lasso di tempo. Per correre ai ripari, bisogna agire tempestivamente con una strategia di difesa biologica. Il macerato di pomodoro rappresenta una soluzione naturale ma efficace per allontanare le larve. A contatto con il composto, gli insetti scappano immediatamente dalle foglie. Lo si può quindi impiegare anche in forma preventiva sulla parte superficiale delle foglie e nelle pagine inferiori. Per risultare efficace, va applicato nelle ore serali oppure all'alba, periodi in cui le larve sono nel pieno della loro attività distruttiva. In alternativa, è possibile utilizzare il Bacillus thuringiensis, un prodotto naturale specifico per la cavolaia ed assolutamente innocuo per la pianta. Altri orticoltori preferiscono sfruttare l'azione di alcuni insetti predatori, appartenenti all'ordine degli imenotteri e dei ditteri.



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