In passato, il cortocircuito era un evento che interessava specialmente gli impianti elettrici più vecchi. Oggi questo avviene molto più raramente. Il cortocircuito si verifica quando, dal punto di vista prettamente tecnico, il filo di fase entra in contatto con quello neutro. In questa circostanza, nasce quella che viene definita come tensione nulla. La corrente, in questo caso, percorre i fili senza limitazione e, quindi, in quantità eccessiva proprio perché nel suo percorso non incontra assolutamente alcuna resistenza. Questo avvenimento si può verificare in differenti circostanze. Innanzitutto da eventuali guasti all'impianto elettrico così come nel malaugurato caso in cui l'installazione dello stesso non sia stato effettuato a regola d'arte (e quindi non risulta essere a norma). Nel migliore dei casi, il cortocircuito, invece, si origina da un elettrodomestico malfunzionante.
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Il cortocircuito è un evento davvero molto grave che può portare alle conseguenze più disparate. Non sono rari gli sviluppi di incendi ed esplosioni, cause dirette di ustioni a volte anche gravissime. Incendi ed ustioni sono, non a caso, i principali pericoli che possono caratterizzare un cortocircuito. Questo avviene per le caratteristiche proprie dell'evento, ovvero un aumentato livello di corrente che passa nei fili che, di conseguenza, risultano essere soggetti ad un particolare surriscaldamento. La temperatura che si può raggiungere arriva facilmente a 1000 gradi e già questo valore indica il livello di pericolosità di un evento di questa tipologia. In alcune condizioni è possibile che da un cortocircuito si originino delle pericolose esplosioni che possono anche avere delle gravi conseguenze per coloro che eventualmente si trovino nelle vicinanze nel momento in cui avviene il cortocircuito.
Essere certi che il proprio impianto elettrico sia a norma è la prima regola per cercare di evitare il cortocircuito. La normativa cui fare riferimento è la CEI 64-8 Variante 3. Con l'installazione del salvavita è possibile evitare i danni da cortocircuito. Infatti, proprio i salvavita sono capaci di interrompere le erogazioni di energia elettrica qualora si dovesse verificare qualche dispersione di corrente. Il fusibile è un altro elemento che, secondo i più, serve ad arginare le problematiche da cortocircuito, specialmente quando ci si riferisce alle esplosioni. Il fusibile infatti, sia esso di vetro o di ceramica, contiene al suo interno un filo metallico che, in caso di problemi, fonde per gli aumentati livelli di corrente elettrica evitando esplosioni seriali. Importante risulta non sovraccaricare le prese elettriche, privilegiando le cosiddette ciabatte all'utilizzo delle prese multiple.
Imparare ad individuare un cortocircuito significa comprendere da cosa esso si sia particolarmente originato nel momento stesso in cui si manifesta (quando salta la corrente). La corrente elettrica non va assolutamente riattaccata se non prima si individua la causa principale in quanto il rischio concreto è quello di rimanere fulminati. Tutte le prese degli elettrodomestici vanno staccate. Questo serve per verificare se il problema riguarda l'impianto oppure qualche elettrodomestico. Se la corrente continua a saltare nonostante tutto sia staccato, allora il problema è all'impianto. In questo caso è indispensabile chiamare un elettricista di fiducia a cui far controllare le condizioni dell'impianto stesso in maniera sicura. Se non vi sono problemi, significa che il cortocircuito è causato da una delle apparecchiature collegate. Per individuare quella incriminata, occorre attaccarle una alla volta e verificare che, inserita la presa non si crei il problema.
Dal momento che il cortocircuito è un evento che può davvero riguardare chiunque, risulta di fondamentale importanza sapere esattamente come comportarsi nel caso di cortocircuito. Il panico è una reazione che va assolutamente evitata. Infatti è la maniera peggiore di reagire perché si possono mettere in atto delle manovre errate. La regola fondamentale da imparare consiste nel non spegnere mai gli incendi generati da un cortocircuito utilizzando l'acqua. La reazione che ne potrebbe derivare avrebbe, infatti, conseguenze anche mortali. La modalità migliore di spegnere gli incendi di questa tipologia è utilizzare gli estintori a base di polvere o anidride carbonica. La puzza di plastica bruciata caratterizza quasi tutti i cortocircuiti e consente, seguendo gli odori, di individuare quali siano l'impianto o la presa coinvolti nella problematica.
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