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Si parlava precedentemente del basso costo, della leggerezza e dell'elasticità delle finestre in PVC. Oltre a ciò bisogna evidenziare: l'impermeabilità, che assicura una resistenza all'acqua migliore rispetto al legno e all'alluminio, rendendo queste finestre perfette per le zone di mare; l'eliminazione dei costi di manutenzione, dal momento che non servono trattamenti aggiuntivi dopo l'installazione, ad eccezione della classica pulizia di tanto in tanto, come per ogni finestra; la capacità di isolamento termico, per evitare di disperdere il calore d'inverno o di far entrare l'aria calda d'estate; l'alta fonoassorbenza, grazie alle tante guarnizioni e ai materiali che compongono il telaio; la capacità ignifuga, per non alimentare e talvolta ridurre le fiamme in caso di incendio; la sicurezza delle varie parti che compongono la struttura e i vetri in PVC, perfetti per la blindatura e per resistere addirittura alle effrazioni.
Le finestre in PVC sono già soluzioni convenienti, ma bisogna stare molto attenti a chi le vende a prezzi ancora più bassi, perché purtroppo in commercio girano tanti prodotti di qualità scadente, che si deteriorano in fretta e non reggono agli sbalzi di temperatura, agli agenti atmosferici e ai raggi del sole. Questi problemi si incontrano soprattutto con le finestre della Classe M, provenienti dall'Europa Orientale, non adatte al clima mediterraneo. Di recente si sta indagando sulla possibilità che il PVC contenga sostanze tossiche: in condizioni normali non si sono riscontrate tracce particolari, ma certamente la composizione plastica rende il materiale difficile da smaltire e, durante la produzione, avviene una grande emissione di sostanze inquinanti. Infine, dal punto di vista estetico, il PVC non si adatta a molti contesti, come le abitazioni dallo stile classico.
La prima grande differenza tra le finestre in PVC e quelle in alluminio è il costo: ad incrementare il divario tra i due modelli c'è anche il fatto che tutti gli infissi in alluminio sono stati recentemente oggetto di un restyling completo per tornare competitivi sul mercato, causando più spese e dunque una maggiorazione dei prezzi. In materia di isolamento, sia acustico che termico, le finestre in PVC sono ancora migliori. Per quanto riguarda la resistenza alle deformazioni, invece, l'alluminio ha un'alta resistenza meccanica, soprattutto se in lega con altri metalli, invece il PVC rimane sensibile alle alte temperature, soprattutto d'estate. Per concludere, entrambi i tipi di finestra richiedono una manutenzione pressoché inesistente e, dal punto di vista della durata, registrano valori che si equivalgono. Il design e le finiture sono ugualmente curati e soddisfacenti in entrambi i casi.
Per quanto riguarda i costi delle finestre in PVC e di quelle in legno non c'è veramente confronto, dal momento che i serramenti in legno sono attualmente i più costosi sul mercato. Come si accennava in precedenza, inoltre, il PVC non richiede manutenzione, mentre il legno comporta controlli e cure costanti e, a lungo andare, anche piuttosto costosi. Nonostante i ritocchi e le riverniciature, le finestre in legno restano meno longeve, una finestra in PVC dura tre volte di più. Per l'isolamento termico e fonico, il legno è quasi due volte superiore al PVC. Un grande punto di forza del legno è la sostenibilità a livello ambientale, superiore a quella di tanti altri materiali, PVC compreso. Da ultimo, le finestre in legno si adattano più facilmente ad ogni tipo di ambiente, grazie ai diversi trattamenti che possono ricevere.
Si accennava in precedenza all'autonomia delle finestre in PVC, che non hanno bisogno di manutenzione particolare, le uniche indicazioni per curarle sono di tipo preventivo. Per quanto riguarda il lavaggio, il PVC è particolarmente soggetto alle macchie di polvere e pioggia e alle incrostazioni dovute ai raggi solari; per evitare il danneggiamento dei telai e dei vetri basta usare comuni saponi neutri, che tra l'altro agiscono molto facilmente, vista la superficie liscia e omogenea su cui vengono applicati. Vanno evitati agenti chimici particolarmente aggressivi o sostanze corrosive. L'ideale sarebbe pulire con un panno morbido in cotone, indossando dei guanti, piuttosto che ricorrere a spugne o prodotti abrasivi. Si possono usare anche strumenti a vapore, a temperature non troppo elevate. La pulizia andrebbe effettuata un paio di volte l'anno.
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