Gli ingredienti del Siporex, quindi più precisamente sabbia silicea a grana fine, cemento di tipo Portland, calce viva e acqua, vengono miscelati fino ottenere un impasto a cui si addiziona una certa quantità di polvere di alluminio. Quest'ultima, aggiunta in percentuali variabili tra il 5% e l'8% del volume, funziona come agente espandente ovvero crea nell'impasto innumerevoli e minuscoli pori pieni d'aria. Insomma una vera e propria lievitazione, mutatis mutandis paragonabile a quella del pane, in grado di conferire al Siporex leggerezza e capacità sia termoisolanti sia fonoassorbenti, che senza dubbio rappresentano le sue caratteristiche più apprezzate. La somiglianza con il pane si rafforza poiché l'impasto, dopo la lievitazione in appositi vasconi per circa 12 ore, viene tagliato in blocchi o pannelli che vengono poi "infornati" a circa 200°C in autoclave per la definitiva stabilizzazione.
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Sono già stati menzionati i principali punti di forza del Siporex: leggerezza, capacità termoisolante e potere fonoassorbente. Tutte e tre le caratteristiche si devono alla sua struttura simile a quella di una spugna e infatti, non a caso, in Inglese esso viene anche chiamato "spongy concrete", cioè calcestruzzo spugnoso. La microporosità interna conferisce ai blocchi e ai pannelli di Siporex un rapporto massa/volume ridotto, ovvero una bassa densità che li rende molto leggeri e ne consente quindi una posa in opera più facile e veloce. La bassa conducibiltà termica di questo materiale inoltre mantiene gli ambienti caldi in inverno e freschi in estate riducendo al minimo le dispersioni termiche e, nel contempo, li preserva anche dall'umidità in eccesso, impedendo al vapore acqueo di condensarsi sulle pareti grazie alla sua naturale traspirabilità. Infine, l'aria all'interno dei micropori ha anche la capacità di dissipare le onde sonore il che garantisce un valido isolamento acustico.
Il Siporex è senza dubbio di un materiale indicato per realizzare dispositivi di protezione passiva, quali muri tagliafuoco e strutture portanti antisismiche. I test condotti su pannelli di Siporex spessi 15cm, la misura standard per questo particolare utilizzo, hanno dimostrato che essi possono resistere ad alte temperature per oltre 6 ore senza alcun tipo di cedimento. Secondo il D.M. 16/02/2007, che stabilisce le norme attualmente vigenti in materia, il Siporex appartiene all'Euroclasse A1 di reazione al fuoco poiché in caso di incendio, oltre a non bruciare, esso non sviluppa fumi o gas tossici e non si crepa, mantenendosi impenetrabile e quindi protettivo anche contro questi ultimi. Questo materiale inoltre, grazie al suo rapporto massa/volume estremamente ridotto, soddisfa i requisiti di cui al D.M. 14/01/2008 per la realizzazione di muratura portante in zone sismiche 1-2-3. Infatti una minore massa complessiva gravante sulle fondazioni comporta una considerevole riduzione delle forze orizzontali trasmesse e, di conseguenza, anche delle sollecitazioni che la massa stessa, cioè l'edificio, subisce in caso di sisma.
Come già accennato, il Siporex viene prodotto in tempi brevi, con materie prime poco costose e un dispendio energetico piuttosto contenuto. I bassi costi di produzione ovviamente si traducono in un prezzo di vendita abbordabile, anche perché la leggerezza di questo materiale oltretutto permette un consistente abbattimento delle spese di trasporto. Dall'economia all'ecologia, il Siporex rientra a buon diritto tra i materiali da costruzione ad alta sostenibilità ambientale già a partire dalla sua produzione, che infatti non genera alcun tipo di gas inquinante né scorie liquide o solide. Al contrario, il suo impiego come isolante termico consente di ridurre i consumi energetici per il riscaldamento domestico e, di conseguenza, le emissioni nocive nell'atmosfera. Inoltre, sia in fase di costruzione sia in caso di demolizione, i cascami e i residui di Siporex sono riciclabili al 100%
Fin qui è apparso evidente che i molteplici vantaggi offerti dal Siporex in campo edilizio si devono alla sua struttura alveolare ovvero alla sua natura di calcestruzzo lievitato, con innumerevoli e minuscole bollicine d'aria intrappolate all'interno. Ciò che rappresenta un punto di forza sotto quasi tutti i punti di vista, però, comporta uno svantaggio non indifferente perché il calcestruzzo cellulare areato tende ad essere friabile. Infatti, malgrado l'ottima resistenza meccanica che lo rende perfino indicato per costruire strutture portanti antisismiche, il tallone d'Achille del Siporex ha la forma insospettabile di un comune tassello per il fissaggio a muro. Su questo materiale risulta quindi sconsiglibile l'applicazione di supporti a parete, specie se destinati a sostenere carichi consistenti quali pensili per la cucina, condizionatori e televisori. Oltre allo scarso "feeling" con viti e tasselli, questa friabilità talvolta provoca la comparsa sulle pareti in Siporex di piccolissime lesioni che, per quanto innocue sotto il profilo della solidità strutturale, possono risultare piuttosto antiestetiche.
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