Per coltivare bene la semplice e graziosa piantina di timo è meglio innaffiarlo con moderazione perché data la natura del terreno che predilige occorrono poche innaffiature abbondanti. Altro accorgimento è quello di verificare che il terreno sia asciutto prima di innaffiarlo ancora. Per quel che riguarda la potatura, questa si dimostra molto utile per togliere le foglie secche e per spuntare i rametti ribelli. Per la semina invece si utilizzano le piantine più grandi oppure si seminano i semini del timo a giugno in contenitori con terra umida, posizionandoli poi all'ombra. Ed infine ecco il risultato, le giovani piantine fanno capolino dopo circa 20 giorni. In seguito, è sempre possibile trapiantare in terra il nuovo timo l'anno seguente verso maggio, rendendo il terreno il più soffice possibile. Altro risultato eccellente si ottiene per talea. La semina può essere fatta in semenzaio tra marzo e aprile, per permettere alle piantine di svilupparsi al meglio.
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Il timo si può coltivare anche sul balcone in un vaso, per averlo a disposizione come pianta aromatica. Non vuole tante cure, ma solo sole e riparo con poca acqua. In inverno invece è consigliato spostarlo all'interno in un luogo coperto. E' comunque una piantina molto resistente che può rigermogliare in primavera anche se secca. Una varietà molto diffusa di timo è proprio il timo maggiore che è una Laminacea. E' inoltre una pianta aromatica perenne larga e alta anche 30 centimetri. I suoi steli portano foglie piccole verdi e la sua fioritura si ottiene da maggio a giugno. Il timo maggiore viene di solito impollinato dalle api, da cui prende la caratteristica di essere mellifero. E' una pianticella usata in cucina per dare sapore alle pietanze, oltre ad essere benefica per le sue proprietà. Infatti è utile consumare il timo per le sue sostanze antitumorali. Da usare quindi in abbondanza per arrosti, stufati e selvaggina perché benefico e dal gradevole sapore e profumo.
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