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Tra i vari tipi di edera rampicante si può ricordare il tipo Helix che è molto diffuso in Europa; ha foglie verdi e macchie chiare, ma anche venature dorate e argentate. Queste ultime vengono utilizzate per illuminare quelle zone che sono troppo ombreggiate. Di questo tipo di edera rampicante esiste anche la specie nana per la coltivazione nei vasi. Il tipo Canariensis invece è un'edera originaria dell’Africa e nonostante sia decorativa non è rustica e di conseguenza vive poco. Viene utilizzata nelle composizioni e si trova di solito nei giardini del Sud Italia. Mentre quella Himalaya è rustica con rami vecchi e nuovi dalle foglie di varie forme. Si può elencare anche la Colchica Hedera dalle foglie grandi che cresce oltre i 10 metri e si può vedere un po' ovunque sul nostro territorio. L'edera comunque non teme il freddo, ma non vuole la luce diretta; è bene quindi tenerla al riparo sia all'esterno che in appartamento.
L'edera rampicante si adatta bene a qualunque terreno senza ristagni d'acqua e la semplice coltivazione la rende comune nei vari giardini. Non ha bisogno di attenzioni particolari, tranne una semplice potatura quando necessario e il controllo dei parassiti. Tuttavia, se il terreno è compatto si consiglia l'aggiunta di sabbia o di torba. Le innaffiature vengono eseguite per tenere il terreno umido, anche se l'edera sopporta pure la siccità. L'edera rampicante è inoltre una pianta ornamentale che ha proprietà curative; infatti è utile per la cellulite e l'invecchiamento in generale. E' inoltre usata per la tosse e contro il raffreddore in quanto libera i bronchi, ma anche contro il gonfiore e la ritenzione. Alla fine, l'edera non è solo una pianta spettacolare e bella da vedere, ma anche benefica.
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