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La scelta delle piastrelle per interni avviene soltanto dopo aver valutato diversi fattori: in primo luogo bisogna considerare se gli elementi modulari devono essere applicati a pavimento oppure a parete. Nel primo caso è necessario che le superfici siano più robuste e resistenti in quanto maggiormente soggette all’usura. Infatti sono sottoposte a un calpestio più o meno frequente. Questo vale soprattutto per le piastrelle per interni in ceramica dato che gli elementi modulari in commercio possono essere di prima, seconda e terza scelta e avere caratteristiche differenti per quanto riguarda la resistenza e la porosità del materiale. Per i pavimenti bisogna utilizzare piastrelle di prima scelta, particolarmente resistenti e impermeabili, soprattutto nel caso in cui vengano posate nelle zone a frequente passaggio, in cucina e in bagno. Invece per i rivestimenti si possono usare anche elementi meno resistenti e maggiormente decorativi. A seconda del risultato che si vuole ottenere i piastrelle per interni prezzi sono molto vari: si va dai 10 euro al metro quadro per gli elementi di prima scelta più semplici a quasi 15 euro per quelli dello stesso livello più decorate.
Quando si acquistano le piastrelle per interni bisogna valutare con attenzione anche i materiali di cui sono composte. Le soluzioni più diffuse prevedono l’impiego di materiali ceramici, declinati in diverse varianti. Si va dalla ceramica monocottura a quella bicottura, dal cotto al gres, dalle maioliche al gres porcellanato: ogni materiale possiede caratteristiche peculiari, grazie alle quali gli elementi sono particolarmente indicati per un certo contesto abitativo e una data destinazione d’uso. Ad esempio le piastrelle per interni in gres porcellanato sono prodotte con speciali tecniche lavorative che consentono di avere superfici perfettamente impermeabili e resistenti. Di conseguenza possono essere adottate in qualunque contesto, anche in cucina e negli ambienti ad alto calpestio. Invece quelle in ceramica bicottura sono sottoposte a due cicli di cottura: la prima riguarda il supporto, mentre la seconda interessa l’elemento ricoperto da uno strato di smalto superficiale.
La messa in posa delle piastrelle per interni in ceramica avviene seguendo in genere la stessa procedura: per prima cosa bisogna preparare il sottofondo nel caso delle pavimentazioni, facendo attenzione che la superficie di posa sia perfettamente liscia, pulita e omogenea. Lo stesso vale per le superfici murarie sulle quali si applicano i rivestimenti. A questo punto si stende uno strato di malta oppure di un altro materiale legante e successivamente si posano gli elementi modulari uno per uno, prestando particolare attenzione al fatto che siano perfettamente diritti ed equidistanti tra loro. Le fughe tra una piastrella e l’altra devono avere la stessa dimensione e riempite di malta per assicurare una perfetta tenuta. Inoltre si deve esercitare una certa pressione durante la procedura di messa in posa ed eliminare la malta in eccesso. Per quanto riguarda i rivestimenti è possibile anche optare per soluzioni a mosaico: in questo caso le tessere si trovano sotto forma di fogli ricoperti sul retro di colla, così da aderire perfettamente alla parete.
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